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Asteroide vicino all’impatto con la Terra il 1 ottobre, è passato a 419 km: perché la NASA non ha avvisato

Il primo ottobre un asteroide è passato ad appena 419 chilometri dalla Terra, sorvolando l’Antartide. Il sasso spaziale è stato scoperto circa 6 ore dopo il ravvicinatissimo sorvolo. Nonostante l’eccezionalità dell’evento, la NASA non ha rilasciato comunicati. Ecco cosa sta succedendo.
A cura di Andrea Centini
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Alle 02:49 ora italiana (le 00:49 del Tempo Coordinato Universale – UTC) di mercoledì 1 ottobre un piccolo asteroide classificato con il nome di 2025 TF è stato vicinissimo all'impatto con la Terra. Il sasso spaziale, infatti, è passato ad appena 419 chilometri dalla superficie terrestre, più nello specifico sopra l'Antartide. Ciò significa una distanza in linea d'aria simile a quella che separa Firenze da Napoli.

Potrebbe sembrare molto in termini “umani”, ma in realtà è una distanza infinitesima per quel che concerne questo tipo di eventi spaziali. Non a caso quello dell'asteroide 2025 TF è stato il secondo sorvolo più ravvicinato mai documentato, dopo quello dell'asteroide 2020 VT4, che il 13 novembre del 2020 è passato a 7.646 chilometri dal centro della Terra (ovvero circa 370 chilometri dalla superficie).

L'asteroide di classe Apollo 2025 TF, come spiegato da The Watchers, è stato scoperto solo dopo che il passaggio ultra-ravvicinato sul Polo Sud si era verificato. A identificarlo il telescopio del Kitt Peak-Bok Observatory sito in Arizona, negli Stati Uniti, esattamente alle 08:36 ora italiana del 1 ottobre (le 06:36 UTC, che è due ore indietro rispetto al fuso orario CEST). In pratica, è stato osservato poco meno di 6 ore dopo il passaggio; se l'asteroide si fosse schiantato contro la Terra di fatto non ci sarebbe stato preavviso.

Fortunatamente, in caso di impatto, non ci sarebbe stata alcuna conseguenza per il pianeta, né per l'Antartide, che è fondamentalmente disabitato se si eccettuano le poche decine di scienziati nelle stazioni di ricerca (e nemmeno per tutto l'anno). Secondo i calcoli degli esperti 2025 TF era piccolissimo, avendo un diametro al massimo di 3 metri. Probabilmente entrando con un certo angolo sarebbe stato completamente distrutto dall'attrito con l'atmosfera terrestre (per ablazione), lasciando magari qualche piccolo meteorite. L'Antartide fra l'altro è considerato un vero e proprio paradiso per la caccia a questi oggetti spaziali, che “risaltano” sul candido manto del ghiaccio. Siamo comunque ben lontani dalle dimensioni di un cosiddetto "killer di città", come il famigerato 2024 YR4 che rischia di colpire la Luna nel 2032, e il colosso di oltre 10 km dell'Evento di Chicxulub che alla fine del Cretaceo, 66 milioni di anni fa, determinò l'estinzione dei dinosauri non aviani.

Un dettaglio curioso del passaggio di questo asteroide risiede nel fatto che la NASA non ha lasciato dichiarazioni, nonostante la sua importanza. Tutto è legato allo shutdown negli Stati Uniti, che sta avendo conseguenze significative sul lavoro delle agenzie federali come appunto la NASA. Il 29 settembre è stato comunicato che oltre 15.000 lavoratori (su 18.200 circa del totale) della NASA sono stati rimandati a casa, bloccando di fatto le comunicazioni al pubblico, la divulgazione scientifica e il supporto a determinate missioni. Ecco perché non ci sono stati comunicati sull'asteroide 2025 TF.

Resta invece operativo il personale impegnato nella missione Artemis 2, che entro aprile 2026 porterà quattro astronauti in orbita attorno alla Luna (a oltre mezzo secolo dall'ultima missione del programma Apollo, l'Apollo 17) e quello legato alle operazioni della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), che è fondamentale mantenere in perfetta efficienza per la sicurezza degli astronauti a bordo. Attivi anche i servizi legati ai satelliti che monitorano la Terra, come quelli meteorologici e impiegati nei disastri naturali.

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