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Artemis 2, entro 8 mesi l’uomo di nuovo in orbita attorno alla Luna: la conferma della NASA

La NASA ha confermato che entro aprile del 2026 sarà lanciata la missione Artemis 2, che porterà quattro astronauti in orbita attorno alla Luna. Non accadeva da oltre 50 anni. Prima finestra di lancio disponibile il 5 febbraio del prossimo anno.
A cura di Andrea Centini
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L’equipaggio della missione Artemis 2: Reid Wiseman, Victor Glover, Jeremy Hansen e Christina Koch. Credit: NASA
L’equipaggio della missione Artemis 2: Reid Wiseman, Victor Glover, Jeremy Hansen e Christina Koch. Credit: NASA

Siamo sempre più vicini al ritorno sulla Luna, a oltre mezzo secolo dall'ultimo allunaggio dell'Apollo 17. Durante una conferenza stampa tenutasi nelle scorse ore, infatti, la NASA ha confermato che il prossimo anno sarà lanciata la missione Artemis 2, al massimo entro il mese di aprile (la prima finestra utile si aprirà a febbraio 2026). L'obiettivo è portare quattro astronauti in orbita attorno al satellite naturale della Terra. Ciò significa che entro otto mesi un essere umano potrà nuovamente vedere dall'oblò di una navicella spaziale – e da distanza ravvicinata – la superficie lunare.

Non accadeva dal dicembre del 1972, quando gli astronauti Eugene Cernan e Harrison Schmitt dell'Apollo 17, dopo essersi lasciati alle spalle la valle Taurus-Littrow, tornarono a bordo del modulo di comando America (guidato da Ron Evans) e ripartirono verso il nostro pianeta, guardando un'ultima volta la Luna da così vicino. Per l'allunaggio vero e proprio, previsto con Artemis 3, sarà necessario attendere almeno il 2027, ma la missione prevista per l'inizio del 2026 sarà una tappa fondamentale di questo percorso.

Tutto ha avuto inizio con Artemis 1, lanciata con successo il 16 novembre del 2022 poco prima delle 08:00 ora italiana. Il gigantesco razzo lanciatore Space Launch System (SLS) della NASA, partito dal Kennedy Space Center di Cape Canaveral, inserì nella giusta traiettoria la navetta Orion, che orbitò attorno alla Luna e tornò “sana e salva” sulla Terra. In realtà fu riscontrato un eccessivo consumo dello scudo termico; è proprio per questo che ancora oggi, a tre anni di distanza, non è stata ancora effettuata la tanto attesa missione con l'equipaggio umano. Ma ora tutto è pronto, come confermato durante la conferenza stampa dalla dottoressa Lakiesha Hawkins, vice amministratore associato facente funzione della NASA e responsabile della missione Artemis 2.

La NASA ha confermato che la prima finestra di lancio utile si aprirà il 5 febbraio 2026, ciò significa tra meno di sei mesi. Se qualcosa dovesse andare storto, sono in programma altre opportunità di lancio fino al mese di aprile. L'equipaggio di Artemis 2 sarà composto dai tre astronauti della NASA Reid Wiseman, Victor Glover e Christina Koch e dall'astronauta canadese Jeremy Hansen. Fino ad oggi in orbita attorno alla compagna della Terra (e sulla sua superficie) sono andati solo uomini bianchi: il programma Artemis porterà sulla Luna anche la prima donna e la prima persona nera. La missione Artemis 2 avrà una durata complessiva di dieci giorni, con rientro e ammaraggio della navetta Orione nell'Oceano Pacifico, al largo di San Diego (California).

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“Insieme abbiamo un posto in prima fila per assistere alla storia, torniamo sulla Luna dopo oltre 50 anni”, ha affermato con entusiasmo Hawkins, sottolineando che la NASA intende mantenere l'impegno di lanciare la missione entro i primi mesi del prossimo anno, con conseguente accelerazione di tutti i preparativi. Tuttavia ha anche aggiunto che la sicurezza degli astronauti rappresenta la priorità assoluta. In altri termini, in caso di problemi che possano mettere a repentaglio la sicurezza dell'equipaggio, la missione sarà rinviata senza troppi problemi. Siamo del resto in un'epoca molto diversa da quello delle pionieristiche missioni Apollo di mezzo secolo fa.

Artemis 2 porterà gli astronauti nel punto più lontano nello spazio mai raggiunto da un essere umano (quasi 9.300 chilometri al di là della Luna) ed eseguirà una cosiddetta traiettoria di ritorno libero, con impostazione della rotta verso la Terra dopo aver sfruttato l'accelerazione gravitazionale della Luna. Non resta che attendere il prosieguo dei preparativi per conoscere la data di lancio della storica missione, in vista vero e proprio ritorno sulla Luna previsto per il 2027. Un trampolino di lancio per la costruzione delle prime base lunari e, in teoria, anche per la conquista di Marte. Nel frattempo anche la Cina si prepara a portare i propri taikonauti sulla Luna entro il 2030.

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