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Approvato farmaco rivoluzionario che previene l’AIDS: “Può porre fine all’epidemia di HIV”

La FDA ha approvato un farmaco in grado di prevenire oltre il 99,9 percento delle infezioni da HIV, il virus che provoca l’AIDS, la pandemia più mortale degli ultimi decenni con oltre 40 milioni di vittime. L’antiretrovirale lenacapavir va somministrato due volte l’anno tramite iniezione e ha un’efficacia paragonabile a quella di un super vaccino, ma il costo sarebbe esorbitante.
A cura di Andrea Centini
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Un farmaco rivoluzionario in grado di prevenire oltre il 99,9 percento delle infezioni causate dal virus dell'HIV, responsabile della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS), è stato appena approvato dalla Food and Drug Administration (FDA), l'agenzia federale degli Stati Uniti che si occupa di regolamentare farmaci, prodotti alimentari e terapie sperimentali. Si tratta dell'antiretrovirale lenacapavir, venduto con il nome commerciale di Yeztugo dalla casa farmaceutica Gilead Sciences.

L'approvazione è figlia dell'elevatissima efficacia e sicurezza evidenziate negli ultimi trial clinici. Nel recente studio di Fase 3 “Purpose 1 condotto in Africa e in particolar modo in Sudafrica e Uganda, il farmaco è stato somministrato tramite iniezione a un gruppo di oltre 2.100 donne e ragazze di età compresa tra i 16 e i 25 anni; nessuna di esse è stata infettata dal virus dell'HIV durante il periodo di follow-up. Un risultato straordinario, considerando la diffusione dell'infezione nei Paesi dell'Africa subsahariana, dove sono localizzati quasi il 70 percento dei casi mondiali di HIV.

Il lenacapavir è tecnicamente un inibitore del capside del virus e deve essere somministrato due volte l'anno tramite iniezione. Sebbene funzioni come una sorta di vaccino, fa in realtà parte della cosiddetta profilassi pre-esposizione (PreP), che da circa un decennio ha abbattuto i casi di HIV nel mondo. Basti sapere che, da quando è stata introdotta, la mortalità a causa di questa infezione – responsabile della più grave pandemia degli ultimi decenni (con oltre 40 milioni di morti dagli anni '80 del secolo scorso) – il numero di vittime annuali è crollato di circa il 50 percento. Un risultato straordinario che con l'adozione del lenacapavir potrebbe permetterei di spazzare definitivamente via l'epidemia di HIV. “Questo è un giorno storico nella decennale lotta contro l'HIV. Yeztugo rappresenta una delle più importanti scoperte scientifiche del nostro tempo e offre un'opportunità concreta per contribuire a porre fine all'epidemia di HIV”, ha dichiarato in un comunicato stampa il dottor Daniel O'Day, Presidente e Amministratore Delegato di Gilead Sciences.

Ma c'è un problema. Nonostante la straordinaria efficacia, l'approvazione dell'FDA e il fatto che vada presa solo due volte l'anno, a differenza di altre PreP che richiedono la somministrazione giornaliera di compresse orali, il farmaco avrebbe un costo esorbitante. Sebbene non sia stato ancora fissato un costo definitivo, si stimano ben oltre i 20.000 dollari per entrambe le iniezioni annuali. IFLScience suggerisce un prezzo di circa 14.000 dollari a iniezione, mentre ScienceAlert evidenzia che il costo di lancio negli USA potrebbe raggiungere i 25.000 dollari. Sono cifre talmente alte che non permetterebbero la diffusione del farmaco nemmeno nei Paesi ad alto reddito, figurarsi in quelli dove le infezioni da HIV sono più diffuse.

Alla luce di questi dati, sottolineiamo da confermare, è chiaro che il potenziale del farmaco rischia di essere smorzato, come spiega anche il dottor Winnie Byanyima, Direttore Esecutivo di UNAIDS e Sottosegretario Generale delle Nazioni Unite. “Questo è un momento di svolta. L'approvazione di lenacapavir è la testimonianza di decenni di investimenti pubblici, eccellenza scientifica e del contributo dei partecipanti alla sperimentazione e delle comunità”, spiega Byanyima. “Mi congratulo con Gilead e i partner statunitensi per aver promosso questa importante innovazione. Lenacapavir potrebbe essere lo strumento di cui abbiamo bisogno per tenere sotto controllo le nuove infezioni, ma solo se avrà un prezzo accessibile e sarà reso disponibile a tutti coloro che potrebbero trarne beneficio”, ha chiosato il dirigente dell'ONU. La casa farmaceutica starebbe comunque siglando accordi con assicurazioni e altri partner che potrebbero avere un impatto positivo sui costi.

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