video suggerito
video suggerito

Andrea, 17 anni, vince premio fotografico mondiale con uno splendido scatto dalla duplice anima

Con la fotografia “After the destruction” il giovanissimo Andrea Dominizi di Velletri vinto lo Young Wildlife Photographer of the Year 2025, tra i più importanti concorsi fotografici al mondo. Nel suo scatto viene esaltata la contrapposizione tra la distruzione perpetrata dall’uomo e la resilienza di un piccolo, bellissimo insetto.
A cura di Andrea Centini
3 CONDIVISIONI
"After the destruction", il magnifico scatto di Andrea Dominizi vincitore dello oung Wildlife Photographer of the Year 2025. Credit: Andrea Dominizi / Natural History Museum
"After the destruction", il magnifico scatto di Andrea Dominizi vincitore dello oung Wildlife Photographer of the Year 2025. Credit: Andrea Dominizi / Natural History Museum

Un ragazzo italiano di 17 anni, Andrea Dominizi, ha conquistato lo Young Wildlife Photographer of the Year, un prestigiosissimo premio di fotografia naturalistica a livello internazionale. Non a caso si tratta della sezione per i giovani del Wildlife Photographer of the Year, considerato il più ambito in assoluto. Il giovane originario di Velletri, in provincia di Roma, ha vinto grazie alla splendida fotografia “After the destruction” (Dopo la distruzione) in cui il “protagonista” è un coleottero cerambicide adagiato su un tronco, mentre sullo sfondo si intravede un grande macchinario e alberi abbattuti. Lo scatto è stato ottenuto sui Monti Lepini, un gruppo di montagne sito tra le province di Roma, Latina e Frosinone (di cui la più alta è il Semprevisa).

“La potente immagine di Andrea racconta una toccante storia di perdita di habitat. Incorniciata da macchinari abbandonati, l'immagine mette in luce un coleottero Cerambicide sui Monti Lepini, nell'Italia centrale, un tempo disboscato per ricavarne legno di faggio”, si legge nella descrizione del Natural History Museum di Londra, che organizza il prestigioso concorso. Nello specifico, l'insetto appartenente all'ordine dei coleotteri e alla famiglia dei cerambicidi è un esemplare di Morimus asper, una specie distribuita nell'Europa meridionale che può raggiungere i 4 centimetri di lunghezza. La caratteristica distintiva dei cerambicidi è lo spiccato dimorfismo tra maschi e femmine, con i primi che possono presentare antenne lunghissime, molto più del corpo.

Questi insetti sono xilofagi, ovvero si nutrono di legno (soprattutto morto), per questo è possibile trovarli – tra la primavera e l'estate – nei boschi e dove ci sono alberi morti o morenti. Nello scatto di Andrea Dominizi l'insetto è posizionato su un tronco – probabilmente tagliato – in basso a sinistra e a fuoco, mentre sullo sfondo, sfocati, si vedono un macchinario giallo per la lavorazione del legno e alcuni tronchi abbattuti. Il Natural History Museum di Londra spiega che la fotografia “racconta due storie”, mettendo a confronto quella di distruzione dell'ambiente naturale operata dall'uomo “contro la quale le creature più piccole non hanno scampo” e quella della resilienza, rappresentata proprio dal piccolo cerambicide xilofago che appare grande quanto il macchinario.

Un esemplare di M. asper. Credit: Wikipedia
Un esemplare di M. asper. Credit: Wikipedia

“Il fotografo ha conferito autorevolezza a M. asper in questa immagine. Fa esattamente ciò che una fotografia d'impatto dovrebbe fare: accresce la nostra comprensione”, ha dichiarato la dottoressa Jennifer Hayes, biologa marina, fotografa subacquea e membro della giuria per il Wildlife Photographer of the Year di quest'anno. L'immagine sottolinea la fondamentale importanza degli insetti negli equilibri ecosistemici, che grazie alla loro capacità di nutrirsi di legno morto diffondono sostanze preziose alle piante. A congratularsi con Andrea Dominizi anche il sindaco di Velletri Ascanio Cascella, che ha pubblicato un post su Facebook per omaggiare il giovane concittadino.

Al concorso organizzato dal Natural History Museum di Londra partecipano ogni anno decine di migliaia di fotografi professionisti e talenti “in erba” da tutto il mondo; quest'anno, in occasione della 61esima edizione, le giurie hanno dovuto vagliare oltre 60.000 scatti provenienti da 113 Paesi. Il primo premio in assoluto – chiamato Grand Title Award – è andato al fotografo sudafricano Wim van den Heever, che ha ritratto una rara iena bruna (Parahyaena brunnea) nella città abbandonata di Kolmanskop, in Namibia. Lo scatto "Ghost Town Visitor" – ottenuto dopo 10 anni di lavoro –  è altamente suggestivo perché mette in contrasto una casa semidistrutta con la iena dalla lunga pelliccia; l'illuminazione e la nebbia donano all'atmosfera un alone di mistero e inquietudine.

La città fu abbandonata dai minatori e “riconquistata” dalla fauna selvatica, tra cui le iene brune classificate come prossime alla minaccia. Questo magnifico scatto, quello di Andrea Dominizi e altri cento tra quelli selezionati saranno visionabili da oggi presso il museo londinese e successivamente in una mostra itinerante, che tra il 15 novembre e il 15 gennaio farà tappa anche in Italia presso il Museo della Permanente a Milano.

3 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views