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Addio al toporagno dell’Isola di Natale, l’unico presente in Australia: dichiarato estinto a causa nostra

Nel 2025 sono state dichiarate estinte sei specie dalla Lista Rossa dell’IUCN, tra le quali il toporagno dell’Isola di Natale. L’ultimo avvistamento in Australia risale al 1984: dopo 40 anni, gli scienziati hanno sentenziato la sua scomparsa dalla biodiversità della Terra. Come spesso accade, la colpa è dell’uomo (sebbene indiretta).
A cura di Andrea Centini
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Un toporagno (non della specie dichiarata estinta). Credit: iStock
Un toporagno (non della specie dichiarata estinta). Credit: iStock

Il toporagno dell'Isola di Natale (Crocidura trichura), l'unico presente in Australia, è stato ufficialmente dichiarato estinto dall'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura. L'IUCN è la principale organizzazione mondiale che si occupa della tutela della biodiversità, con una particolare specializzazione sulle specie minacciate grazie al catalogo della Lista Rossa (Red List). È proprio in questa lista che il piccolo toporagno australiano, lungo circa 8 centimetri (senza contare la coda, che arriva a 7,5 cm), è stato incluso nella categoria Extinct, codice EX. L'ultimo avvistamento risale al 1984 e dunque sono passati più di 40 anni. In genere si pensa che debbano trascorrere 50 anni prima dell’ufficiale dichiarazione di estinzione; tuttavia, per l'IUCN non esiste una finestra temporale da rispettare: dopo approfondite e reiterate ricerche andate a vuoto, si può procedere con tale classificazione anche dopo un numero ridotto – ma comunque significativo – di anni.

A rendere particolarmente triste la scomparsa del toporagno dell'Isola di Natale vi è il fatto che fosse l'unico rappresentante dei soricidi nella “terra dei canguri”. I toporagni non sono infatti roditori, ma piccoli mammiferi insettivori appartenenti alla famiglia Soricidae, con centinaia di specie diffuse in tutto il mondo. Come spiegato in un articolo pubblicato su The Conversation dal professor John Woinarski, docente di Biologia della Conservazione presso l'Università Charles Darwin, il toporagno dell'Isola di Natale è il 39º mammifero estinto in Australia dal 1788; un numero immenso, considerando che rappresenta il 10 percento delle specie di mammiferi autoctoni del territorio australiano. Per quanto riguarda l'Isola di Natale, si tratta invece del terzo mammifero estinto, dopo il ratto bulldog e il ratto di Maclear.

Come facilmente intuibile, anche il toporagno dell'Isola di Natale (e i due ratti nativi) è scomparso a causa dell'uomo, seppur in modo indiretto. Attraverso il commercio globale, infatti, sull'isola è stato introdotto il ratto nero (capace pure di prendere un aereo di linea), considerato una delle specie più invasive e dannose in assoluto. I ratti neri non solo hanno sterminato le popolazioni di toporagno attraverso la predazione, ma hanno anche diffuso parassiti letali (i tripanosomi) che hanno colpito un numero enorme di mammiferi autoctoni. Un tempo questo toporagno era così diffuso sull'isola che di notte era facilissimo ascoltare il suo caratteristico richiamo, come spiegato dal professor Woinarski, che cita dichiarazioni di naturalisti sbarcati sull'isola alla fine dell’Ottocento: “Questo piccolo animale è estremamente comune in tutta l’isola e di notte il suo strillo acuto, simile al grido di un pipistrello, può essere udito da tutte le parti.” Ma le balle di fieno trasportate con le navi negli anni successivi nascondevano una terribile minaccia, che si sarebbe rapidamente diffusa colonizzando e distruggendo la biodiversità locale. Basti pensare che già nel 1908, appena vent’anni dopo gli avvistamenti in ogni angolo dell’isola, i ricercatori sospettarono che la specie si fosse estinta a causa dei ratti.

Per circa mezzo secolo non furono più osservati toporagni, ma due esemplari vennero avvistati negli anni ’50 del secolo scorso; poi, silenzio assoluto per altri 30 anni, fino all’ultimo avvistamento del 1984. Ora, dopo molteplici spedizioni alla ricerca del piccolo mammifero, i ricercatori ritengono che sia davvero finita: la specie è stata così dichiarata estinta, cioè persa per sempre dal patrimonio naturale della Terra, un destino condiviso con altre cinque specie nel 2025, tra le quali la lumaca conica (Conus lugubris) e il chiurlo dal becco sottile (Numenius tenuirostris).

Il professor Woinarski, nonostante la pietra tombale posta dalla Lista Rossa dell'IUCN, si augura che qualche sparuta popolazione di toporagno possa sopravvivere negli angoli più remoti dell'Isola di Natale, nascosta e protetta. Non sarebbe la prima volta che una specie viene nuovamente avvistata dopo la dichiarazione di estinzione. Recentemente è stato annunciato l’avvistamento del piccione dentato o manumea, un rarissimo uccello che vive su due isole dell’arcipelago di Samoa: è classificato in pericolo critico di estinzione ed è il parente più stretto del dodo, che la società Colossal Biosciences vuole riportare in vita. Non veniva osservato un esemplare di questa specie da alcuni anni.

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