A novembre puoi vedere 3I/ATLAS dall’Italia con un telescopio: a che ora e come cercarlo nel cielo

Dopo la congiunzione solare e il passaggio al perielio del 29 ottobre, l'oggetto interstellare 3I/ATLAS – una potenziale cometa aliena – inizia finalmente a fuoriuscire dal bagliore della nostra stella e ad essere nuovamente visibile dalla Terra (poco prima dell'alba), anche attraverso un telescopio amatoriale, grazie al notevole aumento di luminosità che ha avuto in questi ultimi giorni. La sua magnitudine – luminosità apparente – è infatti balzata a un valore di + 11.2 secondo il portale specializzato COBS e + 11.4 per astrovanbuitenen.nl (TheSkyLive, che cita dati COBS, riporta per oggi lunedì 3 novembre + 10.7). Sono valori alla portata di telescopi riflettori newtoniani da 130 – 200 millimetri, quelli con un buon rapporto di qualità prezzo e quindi accessibili per gli appassionati.
A che ora vedere 3I/ATLAS dall'Italia
L'orario per vedere 3I/ATLAS dall'Italia in questi primissimi giorni di novembre è poco prima dell'alba, considerando che l'oggetto sorge a Est attorno alle 04:50 (ora di Roma) e il Sole sorge poco meno di un paio di ore dopo. Col passare dei giorni la finestra di visibilità aumenterà sensibilmente, dato che 3I/ATLAS sorgerà sempre prima. Non a caso il Virtual Telescope Project (VTP) guidato dall'astrofisico Gianluca Masi ha programmato una diretta streaming dell'evento per lunedì 17 novembre, meteo permettendo.
Per sapere esattamente dove cercare 3I/ATLAS nel cielo si può fare affidamento alla carta celeste interattiva di TheSkyLive, un planetario virtuale nel quale è possibile inserire posizione geografica (geolocalizzata o meno), data e orario per conoscere il punto preciso nel firmamento. Se ad esempio inseriamo le 05:00 di domani martedì 4 novembre con osservazione da Roma, troveremo la cometa a Est appena sopra l'orizzonte, nel cuore della costellazione della Vergine, come mostra l'immagine sottostante. È interessante notare che più in alto, praticamente sulla verticale tra la costellazione del Leone e della Vergine, è presente anche la cometa C/2025 K1 (ATLAS), soprannominata la “cometa dorata” grazie alla sua rara e appariscente colorazione. Secondo gli esperti, questa livrea insolita – le comete in genere sono verdi o blu – sarebbe legata ai bassi livelli di composti a base di carbonio. Con una singola sessione osservativa, pertanto, si possono cogliere sue splendidi oggetti nel cielo: una capsula del tempo di 10 miliardi di anni più antica del Sistema solare – che secondo il fisico e astronomo Avi Loeb dell'Università di Harvard potrebbe essere un'astronave aliena minacciosa – e un bellissimo astro chiomato “tinto d'oro”.

Come vedere 3I/ATLAS nei cieli d'Italia
Come specificato, per osservare 3I/ATLAS serve un telescopio newtoniano da circa 130 millimetri, ma possono andar bene anche modelli del tipo Schmidt-Cassegrain, Maksutov e rifrattori, sebbene non tutti con quell'apertura siano ugualmente efficaci per un oggetto di magnitudine + 11.0. Chiaramente, come sempre, un cielo buio e stellato, cioè il più privo possibile di inquinamento luminoso, è fondamentale per l'osservazione. I telescopi robotizzati moderni, dopo essere stati allineati con la stella polare, grazie ad applicazioni e sistemi automatizzati ad hoc trovano rapidamente gli oggetti indicati negli elenchi aggiornati (non serve nemmeno inserire l'ascensione retta e la declinazione) e li inseguono in autonomia, offrendo un grande spettacolo astronomico senza troppe complicazioni. Ma naturalmente è possibile cercare la presunta cometa aliena anche manualmente, sulla base delle indicazioni delle carte celesti. Anche applicazioni come Stellarium e simili possono aiutarci a individuare un oggetto nel cielo, semplicemente puntando lo smarphone verso il firmamento.