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Chi ha vinto la prima mezza maratona dove i robot hanno sfidato gli umani

A Pechino si è tenuta la Mezza Maratona di Yizhuang. Si tratta della prima gara di questa categoria a cui partecipavano sia esseri umani che robot. L’esito, visto lo stato della tecnologia, era abbastanza scontato. C’è però un motivo per cui è importante continuare a fare ricerca sui robot bipedi.
A cura di Valerio Berra
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Le immagini rasentano il comico. Nelle ultime ore si è conclusa a Pechino la Mezza Maratona di Yizhuang. Alcuni aspetti di questa gara erano organizzati come da regolamento: bisognava correre 21,0975 chilometri nel minor tempo possibile. Altri erano completamente nuovi: per la prima volta hanno partecipato anche i robot. 21 umanoidi per la precisione.

Tutti gli androidi erano bipedi. Troppo semplice far partecipare robot che si muovono su ruote. Nella maggior parte dei casi si trattava di progetti aziendali, praticamente tutti cinesi. Alla gara quindi hanno partecipato anche robot che non erano pensati per correre. Date queste condizioni, il risultato è stato abbastanza divertente. Ci sono piccoli robot che hanno cercato di affrettarsi sul tracciato, umanoidi che sono caduti alla linea di partenza, droidi che sembrava traballavano ad ogni singolo passo.

Alla fine nella categoria robot si è classificato al primo posto Tiangong Ultra, del Beijing Innovation Centre of Human Robotics. Tempo: 2 ore e 40 minuti. Bene ma non benissimo. Il primo classificato umano ha completato il tracciato in un’ora e 2 minuti. 2 ore e 40 minuti è un tempo abbastanza largo anche per un corridore amatoriale. Parliamo di oltre 7 minuti al chilometro.

Perché è importante fare ricerca sui robot bipedi

Al netto della gara, la domanda è legittima. Se è tanto difficile far correre un robot bipede, perché non creare robot che si muovono sono su ruote? Le sfide ingegneristiche dietro alla creazione di un robot che imita perfettamente il nostro passo sono parecchie. In caso di successo però i vantaggi sarebbero notevoli.

Il mondo in cui ci muoviamo è pensato per essere umani bipedi. Pensate alle vostre case, ai vostri uffici ma anche alle città in cui vivete o alle auto che guidate. Tutto quello che vi circonda è progettato per essere attraversato da creature simili a noi, per movimenti, forme e peso. Un robot che si muove come noi può abitare più facilmente in un mondo creato per gli umani.

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