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India, 17enne decapitata dai fratelli. Non accettavano la sua relazione sentimentale

La ragazzina è stata picchiata e poi decapitata dai suoi due fratelli.
A cura di D. F.
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Una ragazza indiana di 17 anni è stata decapitata dai fratelli: la sua colpa sarebbe stata quella di disobbedire all'ordine di terminare una relazione con un uomo, che era anche loro cugino. Come se non bastasse l'atroce delitto i due uomini hanno profanato il cadavere della sorella mostrando per giorni la sua testa agli abitanti di un villaggio, allo scopo di mostrare cosa accade a chi osa non rispettare un ordine.

Protagonista della vicenda è la giovane Phool Jehan, che si è innamorata Mohammad Achchan: i due avevano una relazione in un villaggio del distretto di Shahjahanpur, al punto che le due famiglie si erano riunite per ufficializzare quanto prima il "nikah" (contratto di matrimonio islamico). Tutto, insomma, sembrava svolgersi regolarmente, fin quando Gul e Nanhey – fratelli della 17enne – hanno denunciato che si trattava di una relazione disonorevole che andava subito interrotta. Ne era scaturita una lite furiosa, tanto che la giovane terrorizzata era fuggita di casa.

Nascondersi però non è stato sufficiente: i fratelli l'hanno scovata e obbligata a tornare a casa. Di fronte alle resistenze di Phool l'hanno trascinata via con forza, picchiata e infine decapitata. Solo quando ormai era troppo tardi un testimone della terribile scena ha chiamato la polizia, che è riuscita ad arrestare solo uno dei due assassini.

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