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Un audio segreto inguaia il candidato M5s a sindaco di Palermo: “Denunceremo chi lo diffonderà”

In una conversazione registrata nel luglio 2016, durante una riunione privata tra alcuni esponenti palermitani del M5S, viene duramente attaccato Ugo Forello, fondatore dell’associazione antiracket Addiopizzo e attuale candidato sindaco di Palermo per M5S. Sotto accusa la sua gestione dell’associazione, considerata poco trasparente. M5S ha diffuso una nota stampa minacciando denunce contro chiunque diffonda l’audio trafugato.
A cura di Charlotte Matteini
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Un video diffuso su Youtube dall'utente Alessandro Ventimiglia sta letteralmente gettando nel panico il Movimento 5 Stelle, in particolare gli esponenti palermitani. Dopo il caso "firme false" che ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio di alcuni parlamentari nazionali (gli onorevoli Giulia Di Vita, Riccardo Nuti e Claudia Mannino, sospesi al momento dal M5S), un altro "scandalo" agita le acque il casa Movimento 5 stelle. Nel video, che contiene un audio registrato durante una riunione privata tra alcuni membri M5S alla Camera della durata di oltre 30 minuti, Andrea Cottone, componente dello staff della comunicazione M5S alla Camera, parla con alcuni parlamentari pentastellati attaccando duramente Ugo Forello, fondatore dell'associazione antiracket AddioPizzo e attuale candidato sindaco della città di Palermo per il Movimento 5 Stelle. Cottone riporta sostanzialmente alcune indiscrezioni sull'associazione fatte da una sorta di "insider", un ex socio uscito da AddioPizzo nel 2009. Prendono parte alla riunione il deputato Riccardo Nuti, l'onorevole Giulia Di Vita, la deputata Chiara Di Benedetto e l'onorevole Loredana Lupo, allarmati dalla possibile candidatura di Forello alle prossime comunarie pentastellate.

Secondo Cottone, Forello avrebbe percepito alcuni compensi nell'ambito di processi innescati dalle testimonianze di alcuni imprenditori finiti nella rete del racket "Un circuito meraviglioso, si convincono gli imprenditori a denunciare, si portano in questura e gli avvocati diventano automaticamente uno fra Forello e Salvatore Caradonna", si sente nell'audio trafugato. "Poi Addiopizzo si costituisce parte civile e viene difesa da quell’altro e come parte civile i vertici dell’associazione chiedono i rimborsi e se li liquidano loro stessi". Insomma, dalla riunione emergono sospetti sulla gestione dell'associazione anti-racket da parte di Forello, che viene considerata poco trasparente. Cottone parla inoltre di un presunto conflitto di interessi di Addiopizzo: alcuni esponenti dell'associazione, infatti, risultavano presenti sia nel comitato del ministero degli Interni che gestisce il fondo per i risarcimenti agli imprenditori estorti sia nei collegi difensivi degli imprenditori stessi. "Nessuno ha pensato di denunciare queste cose? Perché Addiopizzo non si può toccare", dice l'onorevole Giulia Di Vita. "È un fatto molto grave", sostiene Riccardo Nuti. "Siamo stati scalati", replica Cottone.

Nel giro di poche ore, quando il gruppo Comunicazione M5S si accorge della diffusione dell'audio registrato durante la riunione e trafugato, viene inoltrata una dura nota stampa alle redazioni di vari giornali, dove si annunciano denunce contro chiunque diffonderà l'audio in spregio alla normativa vigente:

"Sta circolando un audio captato in maniera impropria nei locali della Camera dei deputati lo scorso anno. Denunceremo chiunque ne divulgherà il contenuto a norma dell'articolo 615bis comma 2 del codice penale e 167 del D.lgs. 196/2003. Si tratta di una conversazione privata, di natura confidenziale, avvenuta all'interno dei locali della Camera dei deputati, fra un dipendente del gruppo parlamentare, nell'espletamento del suo lavoro, e alcuni deputati che richiedevano informazioni specifiche – risalenti a dieci anni fa – come da loro prerogative parlamentari".

"Il contenuto, da cui non si evince, chiaramente, la commissione di alcun tipo di illecito, non risulta adeguatamente circostanziato né, allo stato, supportato da specifica documentazione quindi, non rappresenta in alcun modo la posizione né del MoVimento 5 Stelle, né del dipendente del gruppo parlamentare. Lo staff del M5S ha vagliato le informazioni in suo possesso e conferma la candidatura di Ugo Forello a sindaco di Palermo, sostenuto dalla nostra fiducia".

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