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Il sindaco di Cannes vieta il burkini in spiaggia: “Rischio per l’ordine pubblico”

Secondo il sindaco della città in Costa Azzurra il costume da bagno indossato da alcune donne musulmane rappresenterebbe un pericolo per l’ordine pubblico dopo i recenti attentati in Francia.
A cura di Davide Falcioni
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I sindaci di Cannes e Villeneuve-Loubet, due città della Costa Azzurra, hanno emesso un'ordinanza che vieta di indossare i Burkini mentre si è in spiaggia, pena il pagamento di una multa di 38 euro. Secondo i primi cittadini delle due città francesi, distanti pochi chilometri da Nizza, l'utilizzo di un costume integrale che copre tutto il corpo, compresi i capelli, metterebbe a repentaglio l'ordine pubblico e potenzialmente rappresenterebbe un pericolo per i cittadini. A quasi un mese dall'attentato di Nizza, compiuto lo scorso 14 luglio, in Francia tornano alla ribalta le polemiche sugli abiti che le donne potrebbero indossare in spiaggia: di recente, infatti, ha fatto molto discutere l'iniziativa di un'associazione che aveva organizzato un ‘burkini day', riservando per un giorno un parco acquatico vicino Marsiglia. Iniziativa in seguito annullata per evitare "rischi di ordine pubblico".

L'amministrazione comunale di Cannes fa sapere che il primo cittadino ha firmato, lo scorso 28 luglio, un'ordinanza per vietare il burkini per tutto il mese di agosto. "L'accesso alla spiaggia è vietato – si legge – a tutte le persone che non hanno un abbigliamento rispettoso della morale e della laicità, e che non rispettano regole di igiene e di sicurezza adatte al demanio pubblico marittimo". "Indossare abiti durante il bagno ha una connotazione contraria a questi principi – prosegue – ed è altrettanto vietato". Chi viola la legge dovrà pagare un'ammenda di 38 euro. Il sindaco spiega così la sua decisione: "Un abbigliamento da spiaggia che ostenta manifestamente un'appartenenza religiosa, mentre la Francia e i luoghi di culto sono bersaglio di attacchi terroristici, può creare rischi per l'ordine pubblico che bisogna prevenire". Visto che indossare il velo integrale in pubblico è vietato in Francia – è il ragionamento – indossare il burkini e ostentare simboli religiosi deve esserlo altrettanto.

"Non ho tempo, nè voglia di fare polemica", afferma il sindaco sentito da Nice Matin. "Ho preso questa decisione per la sicurezza della mia città in un contesto di stato d'emergenza. Non ho vietato il velo, la kippa o le croci, ma semplicemente una ‘uniforme' simbolo dell'estremismo islamico. E – conclude – bisogna smettere di fare caricature su questa decisione. Viviamo in uno spazio pubblico comune che ha delle regole da rispettare".

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