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Il Parlamento Ue condanna Orban, via libera alle sanzioni contro l’Ungheria

Il Parlamento di Strasburgo ha votato contro il premier ungherese, a favore selle sanzioni. Secondo l’eurodeputata olandese dei Verdi Judith Sargentini Orban avrebbe “violato i valori fondanti dell’Unione europea”. A favore hanno votato 448, 197 si sono espressi contro, 48 si sono astenuti, per un totale di 693 votanti.
A cura di Annalisa Cangemi
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Guai per Orban in Europa. Al Parlamento europeo, a otto mesi dalle elezioni europee, si è votato per applicare l'articolo 7 dei trattati, per capire se applicare o meno le sanzioni contro l'Ungheria, per le leggi varate dal governo, in chiave soprattutto anti-migranti. Orban ha violato lo stato di diritto, questa è la sentenza di Strasburgo. A favore hanno votato 448, 197 si sono espressi contro, 48 si sono astenuti, per un totale di 693 votanti. La decisione potrebbe portare alla sospensione del diritto di voto per Budapest nel Consiglio dell'Ue. Per arrivare a questo punto di rottura è necessario però un voto all'unanimità al Consiglio, ovvero ai capi di Stato e di governo dell'Unione.

L'articolo 7 viene attivato quando uno Stato membro viola i principi comunitari, e in questo caso, secondo la relazione d'accusa dell'eurodeputata olandese dei Verdi Judith Sargentini (Commissione per le libertà civili, giustizia e affari interni), Orban avrebbe "violato i valori fondanti dell’Unione europea", in particolare per la linea dura mostrata su migranti, Costituzione e libertà civili. Sul voto si spacca l'Europarlamento: da una parte c'è il blocco dei sovranisti, dall'altra ci sono i sostenitori del progetto europeo.

Come aveva già annunciato ieri, Matteo Salvini, così come Fratelli d'Italia e Forza Italia hanno scelto di sostenere il premier ungherese. Al contrario Il M5S ha deciso di votare a favore delle risoluzione: "Non ci schieriamo contro l'Ungheria ma a favore degli italiani – aveva spigato Manlio Di Stefano, sottosegretario agli Esteri – Per noi Orban è come Macron, entrambi mettono i loro interessi politici personali davanti al benessere collettivo minacciando la tenuta stessa dell'Unione Europea". Ma c'è di più: Il M5S è stato l'unico all'interno del suo gruppo (Efdd) a votare in favore delle sanzioni, mentre oltre agli europarlamentari della Lega, tutti gli altri componenti del gruppo Enf, hanno votato contro. La maggioranza del Ppe ha invece votato a favore. Solo 59 i contrari, tra cui appunto Forza Italia, e 28 gli astenuti.

Questa mattina una delegazione di FdI, guidata dal presidente nazionale Giorgia Meloni, ha incontrato l'ambasciatore di Ungheria a Roma per portare la solidarietà a Orban contro le sanzioni europee. "L'Ungheria non è un Paese in cui la democrazia è sospesa, come qualcuno va dicendo in queste ore – ha detto il capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera Francesco Lollobrigida – L'Ungheria è un Paese sovrano che sta legittimamente difendendo i propri confini. Come Fratelli d'Italia non possiamo che manifestare solidarietà a Orban e al popolo ungherese, al quale abbiamo voluto mostrare vicinanza anche oggi nell'Aula di Montecitorio attraverso l'esposizione di alcuni cartelli. Un atto del tutto innocuo, che però ha evidentemente infastidito chi non vuole perdere il vizio di mettere il bavaglio a chiunque cerchi di contrastare certe politiche della sinistra. Quella stessa sinistra che, come nel 1956, oggi vuole mettere in ginocchio gli ungheresi. All'epoca per mano dei carri sovietici, oggi attraverso i lauti finanziamenti di George Soros. Il trait d'union sembra essere sempre lo stesso: operare al servizio degli invasori".

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