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Il banchiere che presta soldi a mendicanti per liberarli dagli usurai

Joseph Santhumary Parthiban ha deciso di intraprendere la strada del microcredito per aiutare i tanti disperati che in India si sono indebitati con i prestiti privati a tassi usurai.
A cura di A. P.
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Prestare soldi ai poveri per liberarli dalla schiavitù di un lavoro che serve solo a ripagare i prestiti degli usurai. È quanto fa Joseph Santhumary Parthiban, direttore di una filiale di una banca indiana nel Tamil Nadu che recentemente ha raccontato la sua avventura in un documentario di Andrew Hinto. Come tanti altri nel paese asiatico, infatti, il banchiere sta battendo la strada dei microcrediti dopo il celebre esempio di Muhammad Yunus, il Banchiere dei poveri che ha anche ricevuto il Nobel per la Pace per la sua impresa. "Lavoro a Salem, nel Sud dell'India e dirigo una filiale di banca. Ma non mi sono mai visto come uno che siede in ufficio e segna carte" racconta l'uomo, aggiungendo: "Di solito esco fuori a pranzo e nel pomeriggio vado in giro per il quartiere, dove incontro molti venditori di strada, lustrascarpe, disgraziati di ogni sorta. Tutti vengono dai villaggi in città col solo sogno di fare qualche soldo. Ma hanno un problema serio, non riescono a mettere da parte soldi, perché devono risparmiare per restituire vecchi prestiti ai privati, che chiedono rimborsi sempre più alti".

"Molti non ce la fanno mai ad estinguere il debito e gran parte dei loro guadagni se ne va per le rate degli strozzini" ha sottolineato Joseph Santhumary Parthiban, rivelando: "Ero sorpreso che arrivassero a guadagnare anche 500 rupie al giorno ma poi scoprivo che alla fine di ogni giorno ne dovevano dare gran parte ai prestatori di soldi". Per questo il direttore della banca ha deciso di coinvolgere molti dei piccoli venditori del locale mercatino entrando in confidenza con loro e spiegandogli che avrebbero potuto portare piccoli risparmi in banca per ricavare qualcosa o chiedere un prestito a tassi molto più accettabili. Una volta ottenuta la fiducia di questi ha allargato il suo bacino anche a tantissimi altri villaggi limitrofi. "Poiché non guardiamo al loro aspetto o a quello che fanno per vivere, prendiamo in considerazione ogni singolo caso e ora raggiungiamo anche molti villaggi isolati dove non ci sono mezzi pubblici per venire in città. Allora mando la mia gente da loro" ha spiegato infatti Parthiban, concludendo "Anche i disabili e i malati vengono da noi e li organizziamo così da trasportarli tutti insieme in banca, anche per creare il senso del gruppo".

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