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Germania, lavorò ad Auschwitz: una 91enne accusata dell’omicidio di 260mila ebrei

La donna lavorò come telegrafista nel campo di sterminio nazista, per i magistrati facilitò lo sterminio di massa degli ebrei.
A cura di Antonio Palma
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Durante la Seconda guerra Mondiale ha lavorato presso il campo di sterminio nazista di Auschwitz, per questo la procura tedesca del Land dello Schleswig-Holstein intende ora portare alla sbarra una 91enne ex telegrafista tedesca con l'accusa di concorso nell'omicidio di 260mila ebrei. Come raccontano i media locali, l'anziana donna, della quale non sono state rese note le generalità, ha prestato servizio come telegrafista del campo di sterminio di Auschwitz tra il mese di aprile e il mese di luglio del 1944. Secondo i magistrati della procura di Kiel, nel nord della Germania, però la donna era membro delle SS e per questo direttamente al servizio del comandante del campo. Una circostanza che fa ipotizzare ai magistrati che sia stata complice attivo delle atrocità commesse in quei mesi durante i quali furono uccisi centinaia di migliaia di ebrei.

"Era un aiuto concreto per l'omicidio sistematico degli ebrei lì trasportati" ha spiegato il procuratore, aggiungendo: "Esistono prove sufficienti contro di lei". I magistrati hanno già formalizzato l'accusa nei confronti della donna perché, in base alle informazioni diffuse dal portavoce della procura, nulla lascia pensare che la 91enne non sia in grado di affrontare l'eventuale processo. Ad ogni modo se la tesi fosse accolta la prima udienza verrebbe celebrata non prima del 2016.

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