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Gemelline scomparse: richiesto l’esame del Dna sul corpo di Matthias Schepp

Per non aver alcun dubbio sul suicidio di Matthias Schepp, gli inquirenti hanno richiesto l’esame del Dna.
A cura di danila mancini
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matthias in un momento felice con alessia e livia

Giovedì 3 febbraio, alle ore 23, sul terzo binario della Stazione di Cerignola (in provincia di Foggia) un uomo si è lanciato sotto il treno, mettendo così fine alla sua vita. I primi rilevamenti sul posto sono serviti agli inquirenti per scoprirne l'identità: si trattava di Matthias Schepp, 43 anni, nato a Toronto ma residente a Losanna, sposato, padre di due figlie. Si è scoperto anche, giorno dopo giorno, in una inquietante ricostruzione dei suoi movimenti, che il suicidio è stato l'ultimo atto di un folle progetto, nel quale Matthias ha coinvolto le sue due bambine. Fino a che punto, ancora nessuno è riuscito a comprenderlo: le gemelline, infatti, non si sa dove sono, se morte oppure vive, chissà in quale posto e chissà con chi.

Irina Lucidi, la mamma di Alessia e Livia, durante tutto questo tempo, non hai mai perso la speranza di rivederle vive, sebbene consapevole che il folle viaggio di Matthias Schepp, l'uomo che ha sposato e dal quale poi si è separata, è un vero e proprio disegno di maniacale precisione: nulla è lasciato al caso, una caccia al tesoro macabra, una situazione allucinante. Irina è convinta che tutto questo sia accaduto per un scopo ben preciso: "Matthias mi ha tolto le gemelline per farmi soffrire".

Possibile che un padre, dimostratosi sempre attento e premuroso con le sue figlie, possa averle uccise per vendicarsi della moglie, che gli ha imposto la separazione? Le nuovo foto da Facebook farebbero pensare il contrario: Matthias, durante la vacanza natalizia ai Caraibi, è parso felice e spensierato insieme alle sue bambine. Come potremmo immaginare che  il mese successivo a quel viaggio abbia potuto fare loro del male?

Ed è per questo che nella mente di molti, si è affacciata l'ipotesi che Matthias possa aver inscenato il suo suicidio solo per interrompere e confondere le ricerche e, soprattutto, per ferire la moglie, alla quale ha strappato via le bambine e che quindi ha perduto i suoi affetti più cari. In molti hanno immaginato che Matthias possa essere chissà dove con Alessia e Livia, lontano dalla Svizzera, lontano dalle lacrime di Irina.

La redazione di Chi l'ha visto ha posto la domanda ad  Alfredo Fabbrocini, Capo della Squadra Mobile di Foggia, che ha spiegato:

Per il riconoscimento i primi dati essenziali sono stati forniti da quello che abbiamo rinvenuto sul posto: portafoglio, i documenti, poi abbiamo trovato anche la fede. Immediatamente dopo sono scesi i colleghi della polizia elvetica: sia loro che noi abbiamo preso le impronte digitale di Schepp e le abbiamo confrontate con quelle che avevano già trovato nell'abitazione di Schepp stesso. Abbiamo avuto la conferma che effettivamente si trattava di lui.

Non possono esserci, a riguardo, molti dubbi: l'uomo che si è suicidato sui binari della stazione di Cerignola, è Matthias Schepp.

Per avere ulteriore conferma, gli inquirenti hanno richiesto anche l'esame del Dna: "Per certi versi un atto dovuto, ma non ci aspettiamo chissà quale risultato con l'estrapolazione del Dna. E' un atto dovuto ma non ci mette e non ci leva all'attività investigativa" ha dichiarato Fabbrocini.

stazione di cerignola dove è stato trovato il microchip del navigatore satellitare di matthias schepp

Durante la perlustrazione accurata sui binari della stazione di Cerignola

I binari della stazione di Cerignola, il giorno successivo al suicidio di Schepp, sono stati prima messi sotto osservazione e poi perlustrati palmo a palmo: la notizia, che è stato trovato il microchip del navigatore satellitare, usato da Schepp, getta una nuova speranza sulle indagini. Forse è possibile ricostruire le tappe del folle viaggio di Matthis, non solo quelle per le quali c'è già certezze, ma altre misteriose, sapientemente tenute nascoste da ogni traccia. Queste le dichiarazioni di Fabbrocini ai microfoni di Chi l'ha visto:

Prima del microchip, è stata rinvenuta anche la penna, regalata dalla compagnia  Meridiana a tutti i loro clienti, quindi anche a Matthias che ha viaggiato sulla nave diretta in Corsica. "Stiamo facendo gli analisi di laboratorio  per vedere se si trova il Dna delle bambine. Sarà estremamente difficile, però ci proviamo. L'obiettivo primario era sicuramente il navigatore satellitare, che era addosso a Schepp all'atto in cui si è suicidato. All'inizio abbiamo trovato i pezzi più grandi, tutti in posizione diversa. Il frontalino del navigatore era a circa 50 metri; la parte interna a 100 metri; gli ultimi pezzi più piccoli a 250 metri. Ritrovati tutti in giorni diversi, anche perché, per trovare la parte realmente importante, cioè la memoria del microchip di un centimetro e mezzo, abbiamo dovuto togliere le pietre dai binari. Apparentemente è integro, però poi bisogna vedere all'atto dell'analisi fatta dalla società produttrice (la Garmin, n.d.r.). Credo che già questa settimana sarà negli Statu Uniti, dove la detta società ha messo a disposizione un pool di ingegneri per cercare di costruire la memoria del navigatore.

memoria del microchip del navigatore di matthias

La scheda e la memoria del navigatore satellitare usato da Schepp

Rimane da cercare ancora il registratore, di cui ancora non è stato trovato alcun pezzo, quindi potrebbe essere in tutt'altra parte. E' probabile che non l'avesse addosso.

registratore di matthias che ancora non è stato ritrovato

Questo è un modello molto simile al registratore che Matthias portava sempre con sé

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