Francia, giovane chef italiano ucciso in un bosco

Fabio Bassoli, 30 anni originario di Rolo, in provincia di Reggio Emilia, è stato ucciso con violenti colpi alla testa in Francia, dove viveva e lavorava come chef da 10 anni. Il corpo dell'italiano è stato rinvenuto otto giorni fa da un passante lungo una strada a una quindicina di chilometri da Aubenas, nel sud della Francia, dove abitava da qualche tempo. Ignoto il movente. Gli inquirenti stanno valutando la possibilità che il ragazzo possa essere entrato in contatto con le persone sbagliate.

E' stato un passante che stava facendo jogging a notare la sagoma del giovane in un bosco in un luogo distante dalla strada: quando l'uomo si è avvicinato per verificare se si trattasse di qualcuno bisognoso di aiuto ha scoperto che si trattava di un cadavere ed ha dato l'allarme. Sul posto è intervenuta la gendarmerie francese e un'ambulanza che non ha potuto che constatare il decesso di Bassoli: troppo profonde le ferite alla testa. Gli inquirenti hanno effettuato quindi tutti i rilievi necessari per avviare le indagini che, per il momento, non hanno ancora portato all'identificazione dell'assassino. Al momento non risultano testimoni diretti dell’episodio.Sono stati interrogati gli amici e le persone ritenute vicine al giovane cuoco reggiano.

In una prima fase gli inquirenti hanno ipotizzato che a determinare il decesso dell'italiano sia stata una rapina andata male, ma con il trascorrere dei giorni questa ipotesi è pian piano tramontata e sono emerse altre piste, compresa quella che ad agire possa essere stato non un rapinatore ma una persona che Fabio conosceva. Fabio Bassoli viveva ad Aubenas, città gemellata con quella di Cesenatico con poco più di 12mila abitanti nel dipartimento dell’Ardeche, cuore della Rhone-Alpes (Rodano Alpi), regione sud-orientale della Francia. Il 30enne girava con un furgone vintage attrezzato per la ristorazione.