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Forlì: sale sul bus e si improvvisa controllore dei biglietti degli stranieri. Denunciato

L’uomo è stato denunciato per interruzione di pubblico servizio: come se non bastasse, un successivo controllo sugli immigrati a bordo dell’autobus ha rivelato che tutti erano in possesso di regolare titolo di viaggio.
A cura di Davide Falcioni
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Difficile non definire un vero e proprio "delirio di onnipotenza" quello di un uomo romagnolo di 60 anni, che ieri mattina ha interrotto la corsa di un autobus imponendo una sosta prolungata e al contempo accusando l'autista di trasportare passeggeri stranieri sprovvisti di biglietto ma nonostante ciò seduti, costringendolo a restare in piedi. Il protagonista dell'episodio – che no, non era un controllore in servizio – è stato denunciato e dovrà rispondere delle accuse di interruzione di pubblico servizio: ha infatti causato con il suo comportamento un grave ritardo. E' stato l'autista a chiedere l'intervento del 113.

Stando a quanto ricostruito dagli agenti della Volante della Questura di Forlì, dove si è verificata la vicenda, il sessantenne avrebbe preteso che l’autista si facesse mostrare i titoli di viaggio da tutti i passeggeri immigrati presenti a bordo, così da constatare la loro presunta presenza abusiva, farli scendere e liberare posti a sedere. Non trovando nessun sostegno da parte del conducente, l’uomo ha di sua sponte iniziato a chiedere ai passeggeri l’esibizione dei titoli di viaggio.

Naturalmente non trovandosi di fronte a un controllore, ma a un normalissimo utente, gli stranieri non hanno rispettato la pretesa, sino a quando, notando che la situazione rischiava di degenerare, l’autista ha fermato l'autobus ed ha richiesto l’intervento della Polizia. Gli agenti, raccolte le testimonianze dei presenti e valutata la situazione, hanno poi deferito il 60enne per il reato di interruzione di servizio pubblico, conseguente al blocco del mezzo per circa mezz’ora. E’ comunque anche stato constatato che gli stranieri, presunti viaggiatori irregolari, in realtà erano in possesso dei titoli di viaggio, per cui la protesta del romagnolo è risultata oltretutto priva di ogni fondamento.

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