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Fontana: “Di Maio? Mio discepolo leghista”. Ministro 5S: “Mi faccia parlare di cose serie”

Botta e risposta tra i ministri Fontana e Di Maio. Il ministro per la Famiglia: “Soddisfazione per la conversione di Di Maio sulla famiglia. Ha capito la nostra lezione. È diventato un leghista, un mio discepolo”. Il leader 5S: “Non ho niente da rispondere a Fontana. Mi faccia parlare di cose serie”.
A cura di Annalisa Cangemi
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Botta e risposta tra il ministro leghista della Famiglia Lorenzo Fontana e il vicepremier Luigi Di Maio a proposito delle politiche sulla famiglia. Il ministro pentastellato ha infatti annunciato la distribuzione di un miliardo di euro alle famiglie, attraverso un decreto. "Esprimo immensa soddisfazione e gioia per la conversione di Di Maio sulla famiglia. Ha capito la nostra lezione: se il Paese vuole crescere deve puntare sul rilancio della natalità. Di Maio è diventato un leghista, un mio discepolo. Finalmente dopo mesi di battaglie raccogliamo i frutti: i Cinque Stelle sulla mia linea e la famiglia al centro del dibattito politico, con le nostre priorità!", ha detto il ministro per la Famiglia e le Disabilità Lorenzo Fontana.

Secca la replica del capo politico del Movimento Cinque Stelle: "Io non ho niente da rispondere a Fontana. Mi faccia parlare di cose serie piuttosto". Così il ministro per lo Sviluppo economico Di Maio ha commentato le affermazioni del ministro Fontana. "Io – ha aggiunto parlando con i cronisti a Bari – credo che oggi, nel giorno della festa della mamma, oltre a fare gli auguri a tutte le mamme d'Italia, dobbiamo dare un segnale forte che inizia con questa bozza di decreto che stiamo scrivendo".

"Decreto che – ha aggiunto Di Maio – sarà approvato nelle prossime settimane, e che mette un miliardo di euro in più sugli aiuti alle famiglie che fanno figli: pannolini, baby sitter e asili nido. Sposteremo – ha precisato – soldi che avanzano dal reddito di cittadinanza, un miliardo di euro, sulle famiglie che fanno figli e che hanno figli. Su quei giovani che stanno andando via dall'Italia e che non hanno nessuna certezza perché quando vogliono mettere al mondo un bambino non sanno come sostenere le spese e come assicurargli un futuro dignitoso. Questo – ha concluso – è quello di cui mi sto occupando, e quello di cui ci occuperemo nelle prossime settimane. Tutto il resto sono battute e folklore".

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