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Fecondazione eterologa, nati i primi due bambini in Italia

Si tratta di due gemelli, un maschio e una femmina, nati da una donna di 47 anni.
A cura di Antonio Palma
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Sono due gemellini i primi bambini nati in Italia con la fecondazione eterologa assistita. Si tratta di un maschio e una femmina venuti al mondo nelle scorse ore nella clinica romana Alma Res Fertility da una donna di 47 anni che tentava da 15 anni di avere un figlio. Il parto, anche se è avvenuto prematuramente, è riuscito perfettamente e i due neonati e la neomamma sono ora in buone condizioni di salute. Come ha spiegato il direttore dell'equipe che si è occupata della fecondazione, Pasquale Bilotta, la gravidanza è stata possibile attraverso la donazione di ovociti a fresco con la tecnica Icsi. È stato utilizzato il trasferimento in utero di due embrioni allo stadio di blastocisti, cioè mantenuti in incubatore nel laboratorio fino al quinto giorno di sviluppo. Il parto è avvenuto alla 36ma settimana mediante taglio cesareo per un distacco di placenta, ma i piccoli e la mamma sono ora "in perfetta salute". L’evento è stato possibile dopo la sentenza della Corte Costituzionale del 9 aprile scorso che ha dichiarato illegittima la norma della legge 40 che vietava questa tecnica.

La tecnica per la fecondazione eterologa

"La fertilità della donna era risultata del tutto compromessa oltre che dall'età, 47 anni, anche da una riserva ovarica (produzione di ovociti) drasticamente ed irrimediabilmente danneggiata da una patologia a carico delle ovaie, l'endometriosi, responsabile del 45% dei casi di infertilità femminile" ha chiarito Bilotta, che è stato coadiuvato dall'embriologo, Luigi Muzii e dalla ginecologa Talia Capozzolo. Per la fecondazione eterologa, "è stato utilizzato il liquido seminale del marito" ha proseguito Bilotta, spiegando: "La selezione della donatrice, come suggerito dalle linee guida delle società scientifiche internazionali, è avvenuta basandosi sulla compatibilità del gruppo sanguigno e considerando le caratteristiche fenotipiche della donna ricevente, cioè colore degli occhi e dei capelli, carnagione, corporatura. Tutte le donatrici sono state sottoposte ad analisi generali, genetiche, metaboliche ed infettive ed hanno ricevuto un rimborso spese, come indicato dalla attuale normativa".

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