Zelensky risponde a Putin: “Secondo lui, tutti sono terroristi ma è da 20 anni che si nutre di terrore ”
“Secondo Putin, tutti sono terroristi ma il vero terrore è proprio lui”, così il Presidente ucraino Volodymyr Zelensky risponde a l leader russo Vladimir Putin dopo le accuse di un coinvolgimento ucraino nell’attentato terroristico al Crocus City Hall di Mosca che ha causato almeno 137 morti e 180 feriti. "Putin ha parlato di nuovo a sé stesso durante una trasmissione televisiva” ha dichiarato nel suo discorso Zelensky, respingendo di nuovo le accuse lanciate dal Presidente russo che, senza mezzi termini, ha apostrofato come “Creatura malata e cinica”
“Ancora una volta, ha accusato l'Ucraina. Una creatura malata e cinica. Nella sua mente, tutti sono terroristi tranne se stesso, nonostante il fatto che sia stato nutrito con il terrore per due decenni” ha dichiarato Zelensky, accusato lo stesso Putin di essere la fonte del terrorismo con i servizi segreti di Mosca. "Putin è la più grande vetrina del terrore. Lui e i suoi servizi speciali. Quando sparirà, sparirà anche la domanda di terrore e violenza, perché è sua. Non è di nessun altro", ha aggiunto il leader ucraino.
Il riferimento è all’ultima dichiarazione di Putin sulla matrice dell’attacco terroristico nel teatro di Mosca. Pur confermando che l'attacco è stato compiuto da "islamisti radicali”, infatti, Putin in un discorso alla cittadinanza ha comunque rilanciato i sospetti nei confronti di Kiev. "È assolutamente chiaro che il terribile crimine al Crocus City Hall è stato un atto intimidatorio. La domanda è chi ne trae vantaggio. Dobbiamo anche rispondere alla domanda sul perché i terroristi hanno cercato di fuggire in Ucraina dopo questo crimine e chiarire chi li aspettava lì" ha dichiarato infatti Putin nel suo discorso alla nazione.
Al momento comunque non è chiara quale sarà la reazione della Russia contro l'Ucraina dopo l’arresto dei gli attentatori dell'attacco di venerdì al Crocus City Hall di Mosca. Lo stesso portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha spiegato che "Un'inchiesta è in corso e non sarebbe corretto fare speculazioni ipotetiche in questo momento”.
Intanto le autorità russe hanno posto in stato di arresto una settima persona connessa all’attacco e ai quattro presunti autori della strage. In tutto infatti sono undici persone sospettate di essere coinvolte in qualche modo con l’attentato. Oltre ai quattro presunti autori materiali dell’attentato dell'attacco, vale a dire Dalerdjon Mirzoyev, Saidakrami Rachabaliizoda, Shamsidin Fariduni e Faizov, le autorità ritengono di aver individuato altri sette fiancheggiatori, tutti legati al Tagikistan.