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Guerra in Ucraina

Zelensky: “Finché saremo in guerra non entreremo nella NATO”

Il leader ucraino: “Comprendiamo che non diventeremo un membro della NATO, mentre la guerra è in corso. Non perché non lo vogliamo, ma perché è impossibile”
A cura di Davide Falcioni
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato di comprendere che l'Ucraina non potrà diventare membro della NATO fintanto che  sarà in guerra. Lo riporta la Cnn. "Comprendiamo che non diventeremo un membro della NATO, mentre la guerra è in corso. Non perché non lo vogliamo, ma perché è impossibile", ha dichiarato nel corso di una conferenza stampa a Kiev. Il trattato dell'alleanza include l'articolo 5, una disposizione di difesa collettiva che impegna i membri a venire in aiuto di qualsiasi stato che sia sotto attacco, ricorda la Cnn. "Fatemi un esempio di un paese della NATO che è in uno stato di guerra con la Russia in questo momento; o di quale paese della NATO abbia truppe russe sul suo territorio", ha aggiunto Zelensky.

Peskov: "Kiev incapace di risolvere i problemi al tavolo dei negoziati"

Le dichiarazioni di Zelensky sull'adesione di Kiev all'Alleanza Atlantica "mostrano l'incapacità di Kiev nel voler risolvere i problemi al tavolo dei negoziati". Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, aggiungendo che "al momento non esiste un'opzione" per i negoziati. "Non è in vista e non ci sono prerequisiti". Per Peskov la Russia deve proteggere la propria sicurezza e questo esclude l'adesione dell'Ucraina alla NATO. Una posizione ribadita anche da Vladimir Putin, che in una riunione del consiglio di sicurezza a Mosca ha affermato che "bisogna fare di tutto per impedire la destabilizzazione della Russia".  Putin, si legge in una nota, ha proposto di discutere su come "garantire la sicurezza di Mosca e, in particolare, la sicurezza politica interna", considerando gli sforzi compiuti dai nemici dello Stato per "influenzare la situazione all'interno del Paese. Dobbiamo fare di tutto per impedirlo", ha chiesto il leader russo.

La Cina: "Necessario ristabilire prima possibile la pace"

In questo quadro il rappresentante speciale del governo cinese per gli affari eurasiatici, Li Hui, ha suggerito oggi che gli europei dovrebbero riflettere sul motivo per cui è scoppiato il conflitto ucraino: "Quando ero in Europa, ho invitato i miei colleghi degli stati europei a riflettere attentamente sulle cause profonde della guerra", ha detto Li in una conferenza stampa della China Public Diplomacy Association a Pechino. "A prescindere dalle cause della crisi ucraina – ha quindi aggiunto – è necessario ristabilire la pace il prima possibile attraverso negoziati in chiave politica”.

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