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Guerra in Ucraina

Zelensky al Consiglio Ue: “Siamo sull’orlo di un disastro nucleare, la Russia non vuole negoziare”

Siamo sull’orlo di un disastro nucleare a Zaporizhzhia e la Russia non vuole negoziare, ma solo guadagnare tempo in modo da riorganizzare le truppe. Lo ha detto Volodymyr Zelensky intervenuto in videocollegamento al Consiglio europeo riunitosi in via informale a Praga.
A cura di Annalisa Girardi
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Siamo sull'orlo di un disastro nucleare. Lo ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intervenendo al Consiglio europeo informale di Praga. Ai leader europei, inoltre, ha ribadito che se Mosca non ha ancora portato in guerra altri territori come i Baltici, la Polonia o la Moldavia, è solo grazie alla resistenza dell'esercito ucraino. "Tutti noi siamo sull'orlo di un disastro nucleare a causa della cattura della centrale nucleare di Zaporizhzhia da parte delle truppe russe. La Russia ha portato la guerra nella nostra terra, nella parte ucraina dell'Europa. E solo grazie al fatto che il popolo ucraino ha fermato l'invasione della Russia, quest'ultima non può ancora portare la stessa guerra in altre parti d'Europa, in particolare nei Paesi baltici, in Polonia e in Moldavia", ha detto Zelensky in videocollegamento.

Oggi l'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha affermato di considerare la centrale nucleare ancora come proprietà ucraina. Lo ha detto il direttore generale Rafael Grossi in una dichiarazione alla stampa internazionale, il giorno dopo alla firma, da parte di Vladimir Putin, del decreto in cui inseriva la più grande centrale nucleare in Europa all'interno dei confini russi.

"Dobbiamo rafforzare la nostra cooperazione per aiutarci reciprocamente e fornire a tutti gli europei adeguate garanzie energetiche. La Russia non deve riuscire nel suo intento di costringere gli europei alla povertà energetica o addirittura alla totale mancanza di energia", ha aggiunto ancora Zelensky.

Secondo il presidente ucraino in questo momento la Russia starebbe più che altro cercando di guadagnare tempo per riorganizzare le sue truppe. "Al fine di fermare la liberazione dell'Ucraina, la Russia ha iniziato a usare in modo manipolativo il tema dei negoziati e ha apparentemente parlato di dialogo. È ovvio che la Russia non vuole veri negoziati. Se li volesse avrebbe risposto alle decine di proposte, vuole solo guadagnare tempo".

Da parte loro i capi di Stato e di governo europei, durante il Consiglio informale svoltosi a Praga, hanno "riconfermato il sostegno all'Ucraina", ribadendo il proprio impegno a fornire "supporto finanziario e militare" a Kiev. Al termine del Consiglio informale non ci saranno conclusioni ufficiali in forma scritta. L'obiettivo di oggi era infatti quello di vagliare le posizioni su price cap e in generale sulla strategia da adottare per far fronte al caro bollette e alla crisi energetica. I leader europei però torneranno sicuramente sulla questione alla prossima riunione, questa volta formale, del 20 e 21 ottobre.

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