Volo Ryanair diretto a Berlino viene dirottato a 250 chilometri di distanza per 7 minuti di ritardo

Un volo Ryanair è stato respinto dall’aeroporto di Berlino per essere arrivato con appena sette minuti di ritardo rispetto al rigido regolamento notturno dello scalo. L’aereo, proveniente da Vilnius (Lituania), è stato quindi costretto a dirottare su Hannover, distante circa 250 chilometri, con conseguente trasferimento dei passeggeri in autobus. È la seconda volta in poche settimane che la low cost irlandese si scontra con le norme dell’aeroporto della capitale tedesca. Ryanair ha criticato apertamente le restrizioni, definendole "eccessivamente rigide" e chiedendo ufficialmente una maggiore flessibilità.
Tutto è iniziato nel pomeriggio del 21 maggio, quando un Boeing 737-800 Ryanair ha lasciato Berlino diretto a Vilnius con un pesante ritardo: il decollo avviene alle 20:52, un’ora e 42 minuti dopo l’orario previsto. Il volo atterra in Lituania alle 23:02 ora locale (le 22:02 in Germania). Dopo il rapido turnaround, il velivolo riceve il via libera per ripartire verso Berlino con il volo FR1571.
Ma i tempi sono strettissimi: l’aeroporto tedesco chiude infatti ai voli di linea a mezzanotte, con divieto totale di atterraggi fino alle 5 del mattino, salvo situazioni d’emergenza. Alle 23:46 ora lituana (le 22:46 a Berlino) il Boeing inizia a muoversi dal parcheggio, ma il decollo vero e proprio avviene solo alle 23:53. Anche nella migliore delle condizioni – con una durata minima di volo di circa 1 ora e 14 minuti – l’atterraggio sarebbe avvenuto ben oltre la soglia consentita.
Alle 23:53 (ora tedesca), il centro radar tedesco informa i piloti che non sarà possibile atterrare a Berlino. L’aereo viene così dirottato ad Hannover, dove atterra alle 00:26. I passeggeri vengono infine trasportati a Berlino via terra.
La decisione delle autorità tedesche ha scatenato la reazione di Ryanair. In una nota ufficiale, la compagnia irlandese ha accusato le autorità aeroportuali di "intransigenza ingiustificata" e ha chiesto una revisione delle regole. "Esortiamo le autorità a Berlino ad allentare il divieto notturno di volo eccessivamente rigido, che ha portato all’inutile deviazione del volo da Vilnius nonostante un ritardo di soli sette minuti causato da condizioni meteo avverse", afferma la nota.
Ryanair sottolinea che la responsabilità del ritardo non era imputabile alla compagnia e critica la LuBB (l’Autorità congiunta dell’Alta Baviera e del Brandeburgo) per non aver concesso nemmeno una minima proroga: "È inaccettabile che i passeggeri vengano sottoposti a simili disagi. Una maggiore flessibilità sarebbe non solo ragionevole ma anche più ecologica".
Il regolamento dell’aeroporto di Berlino è chiaro: chiusura totale tra mezzanotte e le 5 del mattino, con eccezioni solo per emergenze. Nelle fasce precedenti e successive – 23-24 e 5-6 – è previsto un numero massimo di 31 movimenti, ulteriormente ridotti tra le 23:30 e mezzanotte e tra le 5:00 e le 5:30. La vicenda segue un episodio simile accaduto poche settimane fa, sempre con un volo Ryanair, a conferma di una tensione crescente tra la compagnia e le autorità aeroportuali berlinesi.