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Guerra in Ucraina

“Vinceremo, sei il mio eroe”: la lettera della 12enne russa al padre condannato per il suo disegno

La lettera che Masha Moskaliova, 12 anni, ha scritto al padre Alexei Moskalev, condannato a due anni di reclusione per avere screditato l’esercito russo dopo che proprio la figlia aveva fatto un disegno contro la guerra a scuola: “Credo che andrà tutto bene e staremo insieme. Ti amo”.
A cura di Ida Artiaco
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Masha e il padre Alexey Moskalev.
Masha e il padre Alexey Moskalev.
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"Ciao papà, ti chiedo di non ammalarti e di non preoccuparti. A me va tutto bene, ti amo moltissimo e so che non devi incolparti di nulla, io sono sempre dalla tua parte e tutto ciò che fai è giusto".

Comincia così la lettera che Masha Moskaliova, 12 anni, ha scritto al padre Alexei Moskalev, l'uomo russo condannato ieri a due anni di reclusione per avere screditato l'esercito per i suoi post sui social dopo che proprio la figlia aveva fatto un disegno contro la guerra a scuola.

La missiva è stata diffusa su Telegram dall'avvocato dell'uomo, Dmitry Zakhvatov. "Piango raramente, ma qui è impossibile. A nome di Alexei, pubblico questa lettera", ha scritto il legale.

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"Ti voglio tanto bene, grazie per tutto quello che fai per me. Quando ti senti male o ti preoccupi, mi ammalo e mi sento molto male anche io. Credo che andrà tutto bene e staremo insieme. Spero per il meglio e ti amo moltissimo. Papà, sai, come mi ha scritto una donna, bisogna credere, sperare e amare, perché vince solo chi sa credere, sperare e amare", ha scritto ancora Masha.

La quale ha così concluso il messaggio al papà: "Sappi che vinceremo, che la vittoria sarà nostra, qualunque cosa accada. Siamo insieme, siamo una squadra, tu sei il migliore. Sei mio padre, il più intelligente, il più bello, il miglior papà del mondo. Sappi: non c'è niente di meglio di te. Un giorno ci siederemo a tavola e ricorderemo tutto. Ti amo, so che non ti arrenderai, sei forte, siamo forti, possiamo, e pregherò per te e per noi, papà. Quando finalmente ci incontreremo, ti farò un bel regalo. Papà, non voglio scrivere della mia salute e del mio umore, non voglio turbarti, ma ho capito l'amara verità meglio della dolce bugia. Ti voglio bene, sei il mio eroe".

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Oggi anche Yevgeny Prigozhin, capo della milizia privata russa Wagner, ha detto di giudicare "ingiusta" la condanna dell'uomo a due anni di reclusione per avere "screditato" l'esercito, dopo che la figlia di 12 anni aveva fatto un disegno contro la guerra a scuola. In un appello inviato al procuratore della regione di Tula, pubblicato oggi suoi suoi canali Telegram, Prigozhin chiede di rivedere la sentenza di condanna di Alexei Moskalev, "specialmente per il fatto che sua figlia Masha sarà costretta a crescere in un orfanatrofio".

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