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Covid 19

Vaccino anti Covid e miocarditi, Moderna: “Nessuna correlazione con il nostro farmaco”

Moderna ha appena pubblicato un comunicato con il quale ha annunciato che “dopo aver esaminato attentamente i dati di sicurezza disponibili fino ad oggi per il vaccino Moderna anti Covid-19 per i casi di miocardite e/o pericardite, non è stata stabilita nessuna associazione casuale con il nostro vaccino”.
A cura di Ida Artiaco
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"Dopo aver esaminato attentamente i dati di sicurezza disponibili fino ad oggi per il vaccino Moderna anti Covid-19 per i casi di miocardite e/o pericardite, non abbiamo stabilito un'associazione causale con il nostro vaccino". È quanto si legge sul sito ufficiale di Moderna, una delle aziende che ha sviluppato il siero contro il Coronavirus approvato sia da Fda che da Ema e attualmente in uso anche in Italia. "Moderna – si legge nella nota affidata alla stampa – è a conoscenza di segnalazioni di miocardite e/o pericardite in seguito alla somministrazione di vaccini mRNA contro il Covid-19, compresi i dati presentati dai Centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie il 10 giugno 2021 presso la Food and Drug Administration's Vaccines and Related Biological Products".

Tuttavia, continua il comunicato, "dopo aver esaminato attentamente i dati di sicurezza disponibili fino ad oggi, Moderna non ha stabilito un'associazione causale con il suo vaccino. La società continuerà a monitorare da vicino questi rapporti e sta lavorando attivamente con la sanità pubblica e le autorità di regolamentazione per valutare ulteriormente questo problema". Alla fine di maggio i Cdc americani avevano avvertito gli operatori sanitari sul fatto di avere in corso un monitoraggio dei dati raccolti attraverso il Vaccine Adverse Events Reporting System (Vaers) e il Vaccine Safety Datalink (Vsd), relativamente a casi di giovani adulti che avevano sviluppato una rara complicanza cardiaca correlata a miocardite dopo avere ricevuto un vaccino anti-Covid di Pfizer-BioNTech o di Moderna.

Tuttavia, gli stessi cardiologi statunitensi hanno subito rassicurato, confermando che i benefici dell'iniezione-scudo superano di gran lunga i rischi, aggiungendo: "La miocardite è solitamente il risultato di un'infezione virale – ricordano gli esperti – e deve ancora essere determinato se questi casi abbiano qualche correlazione con la somministrazione del vaccino Covid-19, soprattutto perché i vaccini anti-Covid autorizzati negli Stati Uniti non contengono virus vivi".

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