USA, vigilante spara a una 18enne mentre litiga con un’amica: dichiarata la morte cerebrale

Manuela Rodriguez, una studentessa di soli 18 anni di Long Beach, in California, è stata dichiarata dai medici cerebralmente morta dopo essere stata gravemente ferita da un colpo di pistola esploso da un vigilante delle scuola che frequentava: è successo lunedì scorso e stando a quanto ricostruito dalla polizia la giovane stava litigando con una ragazza di 15 anni lungo la strada del liceo Millikan quando un uomo armato, addetto alla vigilanza della scuola, è intervenuto estraendo una pistola e facendo fuoco. Manuela Rodriguez è stata colpita alla testa subito dopo essere salita su un'automobile con l'intento di allontanarsi.
L'ennesima sparatoria negli Stati Uniti ha causato un'ondata di rabbia e indignazione. In molti hanno chiesto che vengano definitivamente rimossi gli uomini armati messi a vigilare le scuole, dal momento che – come in questo caso – rischiano di essere i primi responsabili di una tragedia. Luis Carrillo, avvocato nominato dalla famiglia della vittima, ha infatti spiegato che l'uomo non si è fatto nessuno scrupolo ad afferrare la sua pistola e premere il grilletto colpendo una ragazza di 18 anni protagonista di una banale lite nel momento in cui, tra l'altro, se ne stava andando. "È folle che quell'uomo abbia sparato a un'auto in movimento che non rappresentava nessuna minaccia, ed è folle che degli uomini armati vengano messi a ‘proteggere' dei ragazzi e delle ragazze all'interno delle scuole". Carrillo ha chiesto che il vigilante sia arrestato e accusato di omicidio o omicidio colposo. La polizia di Long Beach e il procuratore distrettuale stanno indagando sulla sparatoria, ma non ci sarebbero dubbi rispetto al fatto che l'uomo abbia deliberatamente violato le "regole d'ingaggio" per i vigilanti. Tra queste, una recita esplicitamente che è vietato sparare ad auto in movimento.