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Uova contro Re Carlo. L’aggressore: “Ecco perché l’ho fatto. La folla mi voleva morto”

Re Carlo e la regina consorte Camilla, a York per l’inaugurazione di una statua dedicata all regina Elisabetta II, sono stati contestati da un ventitreenne, poi arrestato. Patrick Thelwell ha spiegato perché l’ha fatto.
A cura di Biagio Chiariello
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Lo studente sospettato di aver lanciato uova contro Re Carlo dice di essere stato aggredito dalla folla e da allora ha ricevuto minacce di morte. Patrick Thelwell, 23 anni, ex candidato del Green Party, ha preso di mira il Sovrano britannico e la regina consorte Camilla in visita a York. Prima dell'inaugurazione di una statua dedicata alla regina Elisabetta, i due sono stati attaccati dal contestatore solitario, che ha provato a colpire la coppia, ma senza successo. Il giovane è stato prontamente arrestato e tenuto sotto custodia per quale ora.

Parlando a The Mirror dopo essere tornato libero, lo studente dell'Università di York ha detto di essere stato "aggredito dalla folla". "Sono stato rilasciato alle 22:00, quindi non è andata poi così male. I miei amici mi stavano aspettando. Il mio avvocato è stato molto bravo", ha detto.

“Dopo che sono stato arrestato, ho visto quella folla che letteralmente urlava e schiumava pura rabbia. Dicendo che la mia testa sarebbe dovuta finire su una picca, che sarei dovuto essere assassinato sul posto. La gente mi strappava ciocche di capelli, mi sputava addosso. Hanno perso la testa".

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Patrick ha poi riferito che le condizioni legate al suo rilascio sono "piuttosto divertenti". Ha detto che includono il divieto di avvicinarsi a men di 500 metri da Re Carlo e il divieto di possedere uova in un luogo pubblico. Anche se dice che hanno poi dovuto "modificare" quella condizione in modo che potesse "andare a fare la spesa". Ha poi specificato di essere stato accusato del reato di ordine pubblico della Sezione 4 e dovrà apparire in tribunale il 1° dicembre.

Patrick Thelwell al momento dell'arresto
Patrick Thelwell al momento dell'arresto

Ha detto che stava tornando a casa "per cambiare le sue password" dopo aver ricevuto messaggi sinistri.

Alla base della protesta, stando alle prime indiscrezioni, il passato coloniale del Regno Unito. "Questo uomo veste gioielli rubati dall'India, dall'Africa e da ogni altra colonia" ha riferito Thelwell. E ancora: "Ho fatto quello che ho fatto perché non credo nei re. Credo nell'uguaglianza di tutte le persone. È una protesta contro lo stato di questo Paese e la discesa al fascismo".

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