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Guerra in Ucraina

“Una possibilità su tre che la Russia usi l’atomica contro di noi”: la previsione del generale ucraino

“C’è un 30% di possibilità che la Russia usi una bomba nucleare tattica o un’altra arma non convenzionale contro di noi”, così Vadym Skibitsky, vice capo dell’intelligence della Difesa di Kiev.
A cura di Chiara Ammendola
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Nave da guerra russa lancia un missile da crociera contro un bersaglio in Ucraina
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C'è una possibilità su tre che la Russia utilizzi una bomba nucleare contro l'Ucraina. È questa la proiezione elaborata dal generale ucraino Vadym Skibitsky, vice capo del servizio di intelligence militare (Gur) che, in un'intervista rilasciata a laRepubblica,  spiega però che al momento non ci sono segnali del fatto che Mosca stia preparando un attacco atomico contro Kiev, ma "se proprio devo metterla in percentuali – spiega – dico che c'è un 30 per cento di possibilità che la Russia usi una bomba nucleare tattica o un'altra arma non convenzionale contro di noi".

Sulle accuse da parte di Mosca su un eventuale utilizzo proprio da parte di Kiev di una cosiddetta bomba sporca radioattiva, il generale dei servizi segreti militari spiega che si tratta di "campagna di informazione preparata ad alto livello, molto preoccupante".

“Mi ricorda la posizione della Russia riguardo all'uso delle armi chimiche in Siria e in Libia, e sappiamo come è andata – spiega – per questo invitiamo i rappresentanti dell'Aiea a ispezionare tutte le nostre strutture, compresa Chernobyl, dove in epoca sovietica veniva prodotto plutonio per uso militare”.

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Skibitsky frena come gran parte dei vertici militari ucraini sui negoziati con la Russia che rappresenterebbero invece una minaccia: “Dopo gli accordi di Minsk – spiega – c'è stato un breve periodo di pace e poi l'aggressione su vasta scala. Se lasciamo il Donbass, la Crimea, Kherson e Zaporizhzhia, queste regioni diventeranno le teste di ponte per un'ulteriore escalation, che punterà a Kiev e Odessa”.

Non esclude invece che in futuro il leader del Cremlino possa perdere consenso tanto da arrivare a essere spodestato da chi finora lo ha sempre appoggiato: “Sappiamo che in Russia qualcosa di simile si sta preparando, ma serve tempo – conclude – e sto parlando della sua cerchiaristretta che, per colpa di Putin, perde potere economico e politico”.

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