Ucraina, Zelensky: “Non cederemo il Donbass, la Russia lo userà come trampolino per nuova offensiva”

Volodymyr Zelensky ha ribadito con fermezza che l’Ucraina non accetterà di cedere porzioni del proprio territorio alla Russia, smentendo le affermazioni di Donald Trump, che proprio ieri aveva detto che la cessione territoriale avverrà in cambio di una tregua duratura o di un accordo di pace. "Non lasceremo il Donbass. Non possiamo farlo", ha dichiarato invece il leader ucraino, sottolineando come la regione sia "un trampolino di lancio per una futura nuova offensiva" russa.
Secondo Zelensky, accettare la proposta di Mosca significherebbe spalancare la porta a nuove aggressioni, con il rischio concreto che, una volta ottenuto il pieno controllo del Donbass, Vladimir Putin punti a conquistare città strategiche come Dnipro, Zaporizhzhia e Kharkiv. "Non ho sentito nulla, nemmeno una proposta che garantisca che una nuova guerra non possa iniziare domani", ha detto, ricordando che l’area contesa è strategica per la difesa delle città centrali e copre circa 90mila chilometri quadrati.
Zelensky: "Trump sta agendo come mediatore, non sta dalla parte russa"
La posizione del presidente ucraino arriva alla vigilia del vertice in Alaska tra Donald Trump e Putin, il primo incontro diretto tra i due leader da quando il capo della Casa Bianca è in carica nel suo secondo mandato. Zelensky non sarà presente, ma auspica che l’appuntamento possa aprire la strada a un futuro incontro trilaterale. "Credo che Trump rappresenti gli Stati Uniti d’America. Sta agendo come un mediatore, è nel mezzo, non dalla parte della Russia. Non sia dalla nostra parte, ma nel mezzo", ha detto, escludendo che l’attuale proposta russa coincida con quella dell’ex presidente USA.
Il leader ucraino ha però messo in guardia da possibili pressioni statunitensi a favore di un compromesso che includa la cessione delle aree di Donbass ancora controllate da Kiev. A suo avviso, la Russia non offre alcuna vera reciprocità: "Semplicemente propone di non avanzare oltre, non di ritirarsi da nessuna parte". Zelensky insiste invece su un cessate il fuoco immediato lungo le linee attuali e sulla restituzione di tutti i prigionieri di guerra e dei bambini sottratti, prima di qualsiasi discussione sul futuro assetto territoriale o sulle garanzie di sicurezza.
La Russia intanto avanza nell'est dell'Ucraina
Sul campo, intanto, la situazione resta tesa. Secondo il leader di Kiev, piccoli gruppi di sabotatori russi hanno sfondato le difese ucraine nell’est del Paese, avanzando fino a dieci chilometri in tre giorni e approfittando della carenza di equipaggiamenti delle truppe locali. Questi attacchi, secondo Zelensky, sono parte di una strategia volta a "creare una certa narrazione, soprattutto nei media americani, secondo cui la Russia sta avanzando e l’Ucraina sta perdendo". Il momento scelto per queste azioni non sarebbe casuale: Putin, osserva Zelensky, potrebbe sfruttare i limitati successi tattici per presentarsi al vertice di Alaska come vincitore del conflitto, sostenendo che l’Ucraina è destinata a soccombere e che il sostegno americano a Kiev rappresenta uno spreco di risorse.

ONU: "Si rispetti la sovranità territoriale ucraina"
In questo quadro le Nazioni Unite hanno fatto sapere di accogliere "con favore" l'incontro in programma in Alaska venerdì tra Donald Trump e Vladimir Putin, ma ricordano che "va tutelata la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale dell'Ucraina". Lo ha dichiarato il portavoce Stephane Dujarric, rispondendo alle domande dei giornalisti nel corso dell'incontro quotidiano con i media al Palazzo di Vetro. "Accogliamo con favore – ha detto Dujarric – il dialogo costruttivo tra gli Stati membri". "Ribadiamo – ha aggiunto – il nostro urgente appello per un cessate il fuoco immediato, completo e incondizionato come primo passo verso una pace giusta, globale e sostenibile, che tuteli la sovranità, l'indipendenza e l'integrità territoriale dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale e in conformità con la Carta delle Nazioni Unite, il diritto internazionale e tutte le risoluzioni pertinenti dell'ONU".