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Guerra in Ucraina

Ucraina, Zelensky: “A Soledar terreno coperto di cadaveri di russi”. Gli USA verso nuovo invio armi

Volodymyr Zelensky ha dichiarato la scorsa notte che le città di Bakhmut e Soledar stanno resistendo e che in quest’ultima il terreno sarebbe “coperto dai cadaveri di soldati russi”.
A cura di Davide Falcioni
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Nel suo consueto discorso alla nazione per fare il punto della situazione il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato la scorsa notte che le città di Bakhmut e Soledar stanno resistendo nonostante la distruzione diffusa. Il leader di Kiev ha spiegato, in particolare, che a Soledar non c'è più nessun muro intatto e che il terreno sarebbe coperto di cadaveri di soldati russi.

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Gli USA invieranno veicoli corazzati da combattimento Stryker

Secondo i funzionari ucraini, inoltre, la Russia starebbe preparando nuove truppe per una nuova, grande offensiva contro l'Ucraina, probabilmente verso la capitale Kiev. Alla luce di ciò gli Stati Uniti stanno organizzando il prossimo invio di aiuti militari, prendendo in considerazione anche la spedizione di veicoli corazzati da combattimento Stryker.

La notizia segue l'annuncio della scorsa settimana dell'amministrazione Biden che invierà 50 veicoli da combattimento Bradley, un potente corazzato cingolato che trasporta un cannone automatico, una mitragliatrice e missili Tow. Secondo le fonti del quotidiano Usa Politico, gli Stryker potrebbero far parte della prossima tranche di aiuti militari. L'amministrazione americana potrebbe annunciare il pacchetto, alla fine della prossima settimana, in concomitanza con la riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina in Germania.

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L'ex direttore della Cia: ""Kiev sta per lanciare la controffensiva"

In questo quadro l'ex direttore della Cia David Petraeus arriva a spingersi oltre. Intervistato da La Stampa il generale ha dichiarato che "Kiev sta per lanciare la controffensiva con le armi fornite dall'Occidente".

"Mi aspetto – ha spiegato – una nuova controffensiva Ucraina nei prossimi mesi con la riconquista di altri territori nel Sud del Paese". Secondo Petraeus "Putin si trova ad affrontare una sfida molto difficile: l'Ucraina ha strappato di mano alla Russia l'iniziativa strategica e le sue forze sono ora più ampie e più capaci di quelle di Mosca. Kiev è riuscita a mobilitare tutta la popolazione e sino ad ora si è comportata in maniera impeccabile in termini di risposta sul terreno, guidata dalla leadership positiva del presidente Volodymyr Zelensky che in qualche modo si ispira a quella di Winston Churchill. Tale da spingere ogni singolo ucraino a mobilitarsi, in una maniera o nell'altra, e dare il proprio contributo affinché la Nazione vinca la guerra per la propria indipendenza".

Petraeus poi dice che "non dobbiamo perdere di vista l'importanza delle sanzioni finanziarie, economiche e individuali varate dall'Occidente nei confronti della Russia e della ristretta cerchia di funzionari, oligarchi e militari vicini a Putin, così come il blocco sulle esportazioni. Perché non ci saranno negoziati significativi fino a quando il capo del Cremlino non riconoscerà che la guerra non è solo insostenibile sul campo di battaglia date le perdite di uomini subite, ma non lo è neanche politicamente sul fronte interno".

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