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Guerra in Ucraina

Ucraina, Usa tagliano missili Patriot, Himars e Stinger. Kiev teme, Mosca esulta: “Guerra finirà prima”

Fibrillazione a Kiev dopo l’annuncio dei tagli degli aiuti militari da parte statunitense per la guerra contro la Russia. Zelensky: “Stiamo chiarendo i dettagli, in un modo o nell’altro, dobbiamo difenderci”. Mosca esulta: Più vicina la fine della guerra”.
A cura di Antonio Palma
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Proprio nel momento in cui la Russia sta intensificando gli attacchi missilistici sull’Ucraina, gli Usa hanno annunciato un taglio degli aiuti militari a Kiev che ora fa temere per il futuro della guerra con la Russia. La decisione degli Stati Uniti riguarda sia sistemi di difesa che di attacco come i missili terra aria Hellfire, i missili utilizzati dall'artiglieria Himars, i sistemi di difesa aerea portatili Stinger e quelli a lunga distanza Patriot ma anche i proiettili di artiglieria da 155 mm originariamente promessi dall'amministrazione Biden.

Gli Usa temono di rimanere senza scorte di missili

Una mossa passata quasi in sordina visto che la decisione risale ai giorni scorsi ma solo nelle ultime ore Washington ha confermato le indiscrezioni mettendo in allarme le autorità ucraine che temono ora una nuova ondata di raid da parte russa. Mosca infatti dal suo canto esulta e assicura che si tratta di una decisione giusta perché in questo modo la “guerra finirà prima”.

Secondo il portavoce del Pentagono, la decisione rientra nell’ambito di una revisione delle esportazioni di armi agli alleati per evitare di tagliare troppo le scorte interne dopo i sostanziali aiuti anche a Israele. Il Washington Post ha riferito che le armi si trovavano già in Polonia, in preparazione per la consegna in Ucraina quando l’amministrazione Trump ha bloccato tutto.

Zelensky: "In un modo o nell'altro dobbiamo difenderci"

Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky ha dichiarato mercoledì che l'Ucraina sta "chiarendo" i dettagli con gli Stati Uniti dopo aver convocato l'inviato Usa. "Qualsiasi ritardo nel sostenere le capacità difensive dell'Ucraina non farà altro che incoraggiare l'aggressore a continuare la guerra e il terrore, invece di cercare la pace" avevano spiegato dal governo di Kiev mentre il ministro Andrii Sybiga ha chiesto di "acquistare o prendere in affitto" le armi anti-aeree.

Una richiesta già avanzata in precedenza ma che aveva ottenuto una risposta vaga da Trump: "Sono molto difficili da ottenere. Ne abbiamo bisogno. Li stavamo fornendo a Israele. Vedremo quanti sistemi posiamo mettere a disposizione”.

"Si stanno definendo tutti i dettagli della fornitura di supporto alla difesa", ha dichiarato ora Zelensky gettando acqua sul fuoco, sottolineando però che "In un modo o nell'altro, dobbiamo garantire la protezione del nostro popolo".

Opposta, naturalmente, la reazione del Cremlino, che ha salutato la svolta americana come un passo per "avvicinarsi alla fine della guerra". "Meno armi verranno fornite all'Ucraina, più vicina sarà la fine della guerra” ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov.

In  preparazione una telefonata tra Trump e Zelensky 

Stati Uniti e Ucraina starebbero lavorando per organizzare una chiamata a breve tra Trump e Zelensky dopo lo stop americano all'invio di alcune armi a Kiev: lo riporta Politico. "Gli Stati Uniti stanno informando l'Ucraina oggi a Kiev e a breve verrà organizzata anche una telefonata tra Trump e Zelensky", ha dichiarato un diplomatico europeo a conoscenza della pianificazione, aggiungendo: ""Gli Stati Uniti sono ancora in piena fase di definizione del modo migliore per supportare la difesa ucraina. "Questa rimane una priorità".

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