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Guerra in Ucraina

Ucraina, Trump cancella incontro con Putin e vara sanzioni sul petrolio: “Chiacchiere, non approdiamo a nulla”

“Spero che dopo le sanzioni Putin diventi più ragionevole” ha detto Trump esortando però anche Zelensky ad essere “più ragionevole”. “Con Putin buone conversazioni ma poi non si approda a nulla, ci vedremo in futuro” ha spiegato il presidente Usa. Mosca: “I preparativi per l’incontro continuano”.
A cura di Antonio Palma
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Ho cancellato il mio incontro con Putin, non mi sembrava giusto, mi sembrava che non saremmo andati nella direzione in cui avremmo dovuto. Lo faremo in futuro” così Donald Trump ha annunciato nelle scorse ore di aver cancellato l’annunciato incontro col presidente russo per parlare della guerra in Ucraina. Una decisione che frena gli entusiasmi dei giorni scorsi dopo la telefonata tra i due leader ma che soprattutto è accompagnata da un altro provvedimento ancora più significativo vale a dire pesanti sanzioni su alcune delle più importate compagnie petrolifere russe.

"Con Putin buona conversazione ma poi non si approda a nulla"

“È il momento di fare un accordo” ma “ogni volta che parlo con Vladimir facciamo una buona conversazione e poi non si approda a nulla, semplicemente non andiamo da nessuna parte”, ha spiegato il numero uno della Casa Bianca, accusando il suo omologo russo di non voler porre fine alla "guerra insensata" in Ucraina. Era stato lo stesso Trump ad annunciare che i due si sarebbero incontrati in Ungheria ma poi il passo indietro per evitare un vertice che non avrebbe portato a nessuna svolta significativa.

Secondo Trump, il principale punto di attrito resta il rifiuto di Mosca di cessare i combattimenti lungo l'attuale linea del fronte mentre il Presidente ucraino Zelenzky per la prima volta ha detto che un cessate il fuoco sui confini attuali sarebbe un “buon compromesso”. Del resto anche il precedente faccia a faccia in Alaska nell’agosto scorso si era concluso senza risultati concreti nonostante gli annunci.

Le sanzioni contro Rosneft e Lukoil

Proprio mentre Trump annunciava la cancellazione dell’incontro, il Tesoro Usa comunicava nuove sanzioni contro le compagnie petrolifere russe Rosneft e Lukoil. “A seguito dell'azione odierna, tutti i beni e gli interessi in beni delle persone designate o bloccate che si trovano negli Stati Uniti o in possesso o sotto il controllo di persone statunitensi sono bloccati e devono essere segnalati” del dipartimento del tesoro degli Stati Uniti, che aggiunge: “Inoltre, tutte le entità possedute, direttamente o indirettamente, individualmente o complessivamente, per il 50% o più da una o più persone bloccate sono anch'esse bloccate”

Una decisione voluta dallo stesso Trump come ha spiegato il segretario al Tesoro Usa Scott Bessent: “Il presidente Putin non si è presentato al tavolo delle trattative in modo onesto e diretto, come speravamo. Trump è rimasto deluso dall'andamento dei colloqui”.  “Spero che dopo le sanzioni Putin diventi più ragionevole” ha detto invece Trump esortando però anche Zelensky ad essere “più ragionevole”, sottolineando che “il livello di odio tra i due è molto altro e bisogna essere in due per ballare il tango”.

Anche il Segretario generale della NATO ha elogiato la mossa statunitense spiegando che mette più pressione su Putin. "Bisogna fare pressione, ed è proprio quello che ha fatto Trump", ha dichiarato, aggiungendo: “Sono assolutamente convinto che, con una pressione costante, riusciremo a trovare un punto d'incontro per concordare un cessate il fuoco, e che ci saranno altri colloqui, come avete visto nelle ultime due settimane”.

Mosca: "I preparativi per l'incontro continuano"

Mosca dal suo canto nega ostacoli all’incontro Trump-Putine assicura che si farà. “I preparativi per il vertice stanno continuando, non sussistono ostacoli significativi” ha spiegato infatti il viceministro degli Esteri russo, Sergey Ryabkov. “La domanda è se i parametri definiti dai presidenti ad Anchorage saranno concretizzati, ed è un processo difficile, dobbiamo ammetterlo ma è per questo che i diplomatici sono lì: per affrontare questo problema” ha spiegato Ryabkov, aggiungendo: “Certo, ci sono tentativi di presentare la situazione come se fosse cambiata rispetto a una settimana, due settimane o tre settimane fa”.

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