Ucraina-Russia: sparatoria nella centrale nucleare di Zaporizhzhia. Raid russi su Sumy, Kherson e Donetsk

La tensione tra Russia e Ucraina resta altissima, con una nuova serie di attacchi e incidenti che alimentano il clima di paura. L'ultimo allarme arriva dalla centrale nucleare di Zaporizhzhia, dove i team dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) hanno udito, nella notte tra sabato e domenica, centinaia di raffiche di armi leggere provenienti dall'interno del sito. I colpi, sparati ripetutamente per circa un'ora, sono stati definiti "insoliti" dagli esperti dell'Agenzia, che durante il sopralluogo di questa mattina hanno rinvenuto numerosi bossoli di piccolo calibro nei pressi dei reattori 5 e 6, senza riscontrare danni visibili alle strutture.
Il direttore dell'Aiea Rafael Grossi ha condannato l'episodio come "chiaramente inaccettabile", ribadendo che "qualsiasi attività militare dentro o vicino a una centrale nucleare rappresenta un rischio gravissimo". L'episodio segue altri attacchi con droni registrati di recente nei pressi dell'impianto e ad Enerhodar, la città che ospita la maggior parte dei dipendenti della centrale. Grossi ha lanciato un nuovo allarme: "Stiamo assistendo a un'escalation degli attacchi con droni nelle vicinanze dei siti nucleari. Questi rischi per la sicurezza devono cessare immediatamente".
Intanto, sul fronte militare, la Russia ha lanciato una serie di attacchi su larga scala contro diverse regioni ucraine. Nella regione di Dnipro, il villaggio di Velykomykhailivka ha pagato il prezzo più alto: una donna è morta sotto i bombardamenti. Altri raid hanno colpito Samar, mentre dopo la mezzanotte un grattacielo del quartiere Korabelny, a Kherson, è stato centrato dall'artiglieria russa, provocando il ferimento di due persone. Sempre nella zona di Kherson, è stato bombardato anche il villaggio di Bilozerka.
Le truppe di Mosca hanno colpito il paesino di Semenivka, nella regione di Chernihiv, e Sloviansk, nel Donetsk, dove sono stati danneggiati un ospedale e un asilo. L'esercito russo ha effettuato quasi 70 attacchi contro 27 insediamenti distribuiti in 13 comunità territoriali dell'oblast di Sumy, dove la città principale è rimasta parzialmente senza elettricità dopo una nuova ondata di raid con droni. Il capo dell'amministrazione militare di Sumy, Serhiy Kryvosheyenko, ha denunciato che "il nemico sta colpendo le strutture di supporto vitale", lasciando al buio anche le infrastrutture critiche.
Sul piano territoriale, Mosca ha rivendicato la conquista del villaggio di Mirne, nella parte occidentale della regione di Donetsk, ribattezzato con il nome sovietico di "Karl Marx". L'avanzata russa si sta spingendo verso la regione di Dnipropetrovsk, alimentando i timori di un allargamento del fronte in zone già duramente provate dal conflitto.