Ucraina, Trump al telefono con Putin: “Non ci sarà pace immediata, risponderà agli attacchi di Kiev”

"Tenere un vertice con Volodymyr Zelensky equivarrebbe a negoziare con terroristi". Vladimir Putin torna a parlare allontanando la possibilità di un cessate il fuoco in Ucraina. Il numero uno del Cremlino, parlando durante una riunione di governo mandata in diretta tv e seguita dall'agenzia Tass, dopo gli attacchi a convogli ferroviari nella notte tra sabato e domenica nelle regioni russe di Bryansk e Kursk, attribuiti da Mosca agli ucraini, ha aggiunto che "il regime di Kiev, già illegittimo, sta degenerando in un'organizzazione terroristica".
Poi, si è chiesto: "Come si possono tenere tali incontri in queste condizioni? Di cosa possiamo parlare? Chi è che negozia con coloro che fanno affidamento sul terrore? Con i terroristi?". Infine, ha chiuso la porta ad eventuali e ulteriori accordi per una tregua: "Dubito che dopo gli ultimi attacchi ci siano possibilità di summit o cessate il fuoco con l’Ucraina".
Anche perché, ha precisato, Kiev sfrutterebbe qualsiasi pausa nei combattimenti per riarmarsi. Si ricordi che l'Ucraina ha spinto per una tregua incondizionata e immediata di 30 giorni, presentando la sua ultima proposta a Mosca durante i colloqui di pace a Istanbul lunedì 1 giugno. La Russia aveva invece proposto un breve cessate il fuoco di due o tre giorni, volto a consentire a entrambi gli eserciti di raccogliere i corpi dei soldati morti sul campo di battaglia.
Anche il presidente Zelensky è intervenuto dopo le parole di Putin, in collegamento video in apertura della riunione del Gruppo di contatto per la difesa dell'Ucraina, al quartier generale della NATO. "Non dobbiamo permettere alla Russia di offuscare la realtà o ingannare il mondo. Mosca deve essere costretta alla diplomazia. Abbiamo bisogno di un cessate il fuoco, di una vera pace, di vera sicurezza, e dobbiamo usare ogni mezzo disponibile per ottenerli", ha aggiunto. "Il nostro fronte, la nostra difesa, la produzione, la tecnologia, la costruzione di un'autentica architettura di sicurezza: dobbiamo essere efficaci in tutto. Sono certo che ce la faremo", ha concluso il numero uno di Kiev, non prima di aver sottolineato che non vede senso nel proseguire i colloqui con la Russia con le delegazioni attuali, ribadendo anzi la sua richiesta di colloqui diretti fra lui e Putin, per sbloccare la situazione di stallo nella guerra.
La conferma che la pace in Ucraina si sta allontanando è arrivata dal presidente USA Donald Trump che ha dichiarato: "Ho parlato con Putin La chiamata è durata circa un'ora e 15 minuti. Abbiamo discusso dell'attacco agli aerei russi attraccati da parte dell'Ucraina e di vari altri attacchi perpetrati da entrambe le parti. È stata una buona conversazione, ma non una conversazione che porterà alla pace immediata", ha scritto su Truth.

Oggi il Cremlino ha reso noto anche che Putin ha parlato al telefono con Papa Leone XIV. Putin ha ribadito la volontà di arrivare alla pace con strumenti "diplomatici" e le accuse a Kiev di cercare "l'escalation. Ha richiamato l'attenzione sul fatto che il regime di Kiev punta sull'escalation del conflitto e – hanno riferito da Mosca – conduce azioni di sabotaggio contro infrastrutture civili sul territorio russo".
"Confermo che nel pomeriggio di oggi c'è stata una conversazione telefonica tra Papa Leone XIV e il Presidente Putin", ha reso noto il direttore della Sala stampa vaticana Matteo Bruni. Nel corso della telefonata, oltre alle questioni di mutuo interesse è stata prestata particolare attenzione alla situazione in Ucraina e alla pace. Il Papa ha fatto un appello affinché la Russia faccia un gesto che favorisca la pace, ha sottolineato l'importanza del dialogo per la realizzazione di contatti positivi tra le parti e cercare soluzioni al conflitto.