Guerra Ucraina, entra in scena la Cina: “Disposti ad avere un ruolo nei colloqui di pace”

Il presidente cinese Xi Jinping si è detto disposto ad avere un ruolo da mediatore nella guerra in corso tra Ucraina e Russia. Questa mattina, durante la conversazione video con il cancelliere tedesco Olaf Scholz e il presidente francese Emmanuel Macron, il leader cinese, pur sottolineando la necessità di un passo indietro per quanto riguarda le sanzioni inflitte alla Russia, ha detto che la Cina è disposta a lavorare affinché si trovi una soluzione diplomatica alla guerra.
Xi Jinping ha dunque esortato le parti affinché si vada avanti con i colloqui di pace e ha chiesto di "lavorare insieme" per ridurre le conseguenze della crisi. Ed è sul tema delle sanzioni che bocciando però le sanzioni che il presidente cinese ha insistito sottolineando "che avranno un impatto negativo sulla stabilità della finanza globale, dell'energia, dei trasporti e delle catene di approvvigionamento", trascinando al ribasso "l'economia mondiale, che è sotto il pesante impatto della pandemia" del Covid-19 e "saranno dannose per tutte le parti".

Finora la Cina ha sempre mantenuto un atteggiamento neutrale rispetto alla crisi prima e alla guerra poi tra Russia e Ucraina. Si tratta di fatto una presa di posizione importante considerati gli storici rapporti tra Pechino e Mosca, come spiegato ieri dal ministro degli Esteri cinese Wang Yi che ha parlato di "amicizia duratura" con la Russia, un'amicizia che è “solida come una roccia”, affermando che i due Paesi contribuiscono a portare "pace e stabilità" nel mondo". Pechino è pronta a continuare a svolgere "un ruolo costruttivo per facilitare il dialogo e per la pace, lavorando a fianco della comunità internazionale per svolgere la necessaria mediazione", ha concluso il capo della diplomazia cinese.