Ucraina, colpite strutture militari russe con missili Atacms: “Uso di armi a lungo raggio continuerà”

Le Forze Armate ucraine hanno confermato di aver colpito con successo strutture militari russe utilizzando i sistemi missilistici tattici Atacms, missili balistici a lungo raggio con gittata di circa 300 km forniti dagli Stati Uniti. Lo ha dichiarato lo Stato Maggiore delle Forze Armate dell’Ucraina, definendo l’operazione un “evento storico” e sottolineando l’incrollabile impegno di Kiev a difendere la propria sovranità. Non sono stati resi noti né i dettagli temporali dell’attacco né gli obiettivi specifici colpiti, ma le autorità ucraine precisano che l’uso di armi a lungo raggio (come gli Atacms) proseguirà.
Si tratta della prima conferma ufficiale da parte di Kiev sull’impiego dei missili avanzati su obiettivi all’interno del territorio russo, sebbene la restrizione statunitense sull’uso di tali sistemi fosse stata revocata lo scorso anno dall’amministrazione Biden uscente.
Intanto, la Russia ha reso noto di aver intercettato e distrutto due droni ucraini diretti verso Mosca, con la conseguente chiusura temporanea degli aeroporti Vnukovo e Sheremetyevo per motivi di sicurezza.
Sul fronte del Donetsk, la Procura dell’Oblast riferisce che il 10 novembre i comandanti russi hanno ordinato alle loro truppe di usare civili come “scudo umano” durante un assalto alla periferia sud-orientale della città di Pokrovsk. Secondo le indagini preliminari, i soldati avrebbero costretto un uomo, una donna e un bambino di 13 anni a camminare davanti a loro durante le operazioni di rastrellamento, un ordine impartito al Primo Battaglione Fucilieri Motorizzati del 506º Reggimento delle Forze Armate russe. Le autorità ucraine stanno indagando per identificare i responsabili e accertare le circostanze dell’episodio.
In aggiunta, le forze ucraine hanno confermato attacchi a due centrali termoelettriche nella regione di Donetsk, occupata dai russi. Il maggiore Robert Brovdi ha comunicato su Telegram che le centrali Starobeshivska e Zuivska sono state colpite con successo, provocando un blackout che ha lasciato circa il 65% dei consumatori senza elettricità. Il governatore locale insediato da Mosca ha definito l’azione “senza precedenti”.