Ucraina: 3 morti in raid russi, danneggiate infrastrutture energetiche. Zelensky: “Contro di noi 450 droni”

Almeno tre persone sono morte in attacchi lanciati dalla Russia la notte scorsa contro l’Ucraina. E secondo le autorità ucraine, i bombardamenti condotti con droni e messili hanno anche danneggiato le infrastrutture energetiche di tre regioni.
Il bilancio degli attacchi in Ucraina della notte è di almeno 3 morti e 12 feriti. I servizi d'emergenza riferiscono che i soccorritori hanno recuperato i tre corpi e che tra i feriti ci sono anche due bambini. A Dnipro, dove si contano le vittime, un drone russo si è schiantato contro un condominio. "Tre persone sono morte e un'altra non è stata ancora trovata", ha detto il sindaco della città, ma "fino a quando l'operazione di soccorso non sarà completata, il numero delle vittime continuerà a salire".
Il presidente Volodymyr Zelensky ha accusato la Russia di aver lanciato più di 450 droni e 45 missili. Molte le "armi balistiche, almeno 25 missili balistici, oltre a missili aerobalistici e da crociera, e più di i 450 droni di vari tipi", ha detto Zelensky, secondo cui si è trattato di "un attacco molto audace, in gran parte dimostrativo". "Per ogni attacco di Mosca alle infrastrutture energetiche – mirato a danneggiare la gente comune prima dell'inverno – deve esserci una risposta sanzionatoria che colpisca tutta l'energia russa, senza eccezioni", le parole di Zelensky.
Intanto la lotta per la città di Pokrovsk sembra aver raggiunto una fase cruciale per la guerra in Ucraina: Pokrovsk si trova lungo la linea del fronte orientale, parte di quella che soprannominata la ‘cintura fortificata' di Donetsk, una linea di città fortemente fortificate cruciali per la difesa dell'Ucraina nella regione. Secondo gli esperti, potrebbe essere un punto chiave per influenzare la posizione americana e influenzare il corso dei negoziati di pace.