Turchia, strage nella miniera: 18 arresti per il disastro

Scattano i primi arresti da parte della polizia turca nell'inchiesta sul disastro della miniera di Soma che ha causato 301 vittime e centinaia di feriti. Secondo quanto riferisce l'agenzia di stampa turca Dogan, le persone finte in manette sono 18 tra cui dirigenti e impiegati della compagnia mineraria proprietaria dell'impianto, la Soma Komur. In particolare tra gli arrestati ci sarebbe il general manager, Ramazan Dogru, e il manager operativo, Akin Celik. A quanto si apprende, la procura locale ha già provveduto ad interrogare le persone arrestate ma anche molti altri testimoni delle condizioni di sicurezza che vi erano all'interno della miniera. Del resto, dopo le proteste di piazza in molte zone del Paese, il governo turco aveva promesso indagini approfondite e la persecuzione di chi si è reso protagonista di negligenze nei controlli.
Violazioni delle norme di sicurezza – Le autorità minerarie e il direttore della miniera dal loro canto insistono sul fatto che l'incidente non sia dovuto a negligenza e che la miniera fosse ispezionata e controllata regolarmente. I media turchi però hanno pubblicato un rapporto dal quale emergono gravi violazioni delle norme di sicurezza, tra le quali materiali scadenti per costruire le gallerie e insufficienti sensori per le esalazioni di monossido di carbonio.
