Turchia: scontri tra manifestanti e polizia, ucciso un passante

Un morto e numerosi feriti è il tragico bilancio dei violenti scontri tra manifestanti e polizia turca avvenuti a Istanbul, durante una manifestazione contro la strage nella miniera di Soma dove sono morti oltre 300 operai. L'uomo ucciso, padre di un bimbo di un anno, è stato colpito alla testa da un proiettile esploso con ogni probabilità da un agente delle forze dell'ordine durante i disordini in strada ed è morto qualche ora dopo il suo ricovero in ospedale a seguito delle ferite riportate. A quanto si apprende il giovane non stava partecipando alla manifestazione di protesta poi sfociata nelle violenze, ma stava partecipando ad un funerale. "Non siamo stati in grado di salvarlo" ha scritto su twitter il governatore di Istanbul dopo che le immagini del ferimento del trentenne erano diventate virali sui social network.
Le immagini – Il vicepremier turco Bulent Arinc ha detto che l'uomo si è trovato nel mezzo proprio mentre la polizia si stava scontrando con i manifestanti usando gas lacrimogeni, idranti e sparando in aria per cercare di disperdere la folla che protestava. Le immagini delle telecamere di sicurezza hanno mostrato le persone che assistevano al funerale allontanarsi impaurite mentre l'uomo all'improvviso crollava a terra. Secondo i media turchi è stato colpito alla bocca da un proiettile poi uscito dal collo. Negli ultimi giorni la polizia è intervenuta più volte con la forza in diverse città turche per disperdere i manifestanti, per lo più studenti, che protestavano per denunciare le responsabilità del governo Erdogan nel disastro della miniera di carbone di Soma.