video suggerito
video suggerito

Turchia, offensiva contro l’Isis e i curdi del PKK

I caccia turchi hanno bombardato quattro postazioni dello Stato Islamico in Siria. Nel frattempo retata di arresti contro attivisti del PKK.
A cura di Davide Falcioni
4 CONDIVISIONI
Immagine

Dopo l'attentato di Suruc, in cui hanno perso la vita 32 giovani che si accingevano a trasportare aiuti umanitari a Kobane, la Turchia alza il tiro e lancia un'offensiva contro lo Stato Islamico. Nella notte quattro postazioni dell'Isis dislocate in Siria sono state bombardate da una squadriglia di caccia F16 che hanno aperto il fuoco dallo spazio aereo turco senza sorvolare quello facente capo a Damasco. Lo rendono noto fonti governative del governo di Ankara, che ha comunicato come l'operazione sia stata organizzata come una rappresaglia per la strage di Suruc e l'uccisione di un soldato turco.

Il governo Erdogan, a lungo accusato di fiancheggiare indirettamente lo Stato Islamico vendendo armi e offrendo coperture politiche, sembra accingersi a cambiare decisamente linea. Secondo la BBC, infatti, il ministero della difesa sarebbe pronto a concedere l'uso della grande base aerea Usa di Incirlik, a soli 120 km dalla Siria, per consentire agli aerei da guerra statunitensi, ed anche ai jet britannici, di colpire le postazioni dello Stato Islamico.

L'accordo sarebbe stato raggiunto dopo mesi di trattative: decisiva, mercoledì, una telefonata tra Erdogan e Obama. La possibilità di utilizzare la base di Incirlik, costruita dagli americani nel 1951 e ospitante truppe turche, statunitensi e britanniche e decine di aerei da guerra, rappresenta una svolta nel strategia Usa contro lo Stato Islamico. La base è infatti molto vicina a Raqqa, roccaforte di Isis.

Ma la Turchia non sta agendo solo contro lo Stato Islamico: gli agenti del reparto antiterrorismo hanno infatti lanciato un'operazione anche contro i curdi, arrestando 251 persone e uccidendo una donna appartenente a un'organizzazione di estrema sinistra, il Fronte Rivoluzionario di Liberazione del popolo (Dhkp-c) che il governo Erdogan ritiene responsabile di molti attentati nel paese negli ultimi anni. La militante è stata uccisa durante un blitz nella sua abitazione. Secondo le autorità turche il Dhkp-c collaborerebbe con il PKK, il partito dei lavoratori curdi.

4 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views