video suggerito
video suggerito

Turchia: liberi i giornalisti Dundar e Gul, i reporter anti-Erdogan in cella da 3 mesi

I due reporter del quotidiano di opposizione Cumhuriyet sono accusati di spionaggio dopo aver rivelato l’esistenza di un traffico di armi illecito verso la Siria. La Corte costituzionale turca ha giudicato una “violazione dei diritti” la loro detenzione in attesa di giudizio.
A cura di Antonio Palma
3 CONDIVISIONI
Immagine

I due giornalisti turchi Can Dundar ed Erdem Gul sono finalmente liberi. I due reporter del quotidiano di opposizione al Presidente turco Erdogan, Cumhuriyet, erano stati arrestati tre mesi fa, nel novembre scorso, solo perché avevano rivelato al pubblico sul loro giornale l'esistenza di un traffico di armi illecito verso la Siria. Per la loro inchiesta infatti erano stati accusati di spionaggio e propaganda terroristica dalle autorità di polizia turche e condotti in cella dove sono rimasti fino a giovedì. Il loro arresto aveva scatenato forti proteste anche a livello internazionale per l’allarme sulla limitazione della libertà di stampa nel Paese e lo stesso Dundar si era rivolto a Renzi con una lettera chiedendogli di non ignorare le "violazioni dei diritti umani" in Turchia.

La decisione della loro scarcerazione è arrivata i tarda serata dal Tribunale di Istanbul a seguito della sentenza della Corte costituzionale turca che aveva giudicato una "violazione dei diritti" la loro detenzione in attesa di giudizio. L'alta corte turca infatti a maggioranza, 12 voti contro 3, aveva stabilito nel pomeriggio che erano stati violati gli articoli 19, 26 e 28 della Carta costituzionale vale a dire i loro "diritti individuali, la libertà di espressione e di stampa". Soddisfatti e sorridenti i due giornalisti all'uscita dal carcere dove hanno trovato ad attenderli una folla di familiari, amici e sostenitori che si erano radunati dopo la diffusione della notizia. "Ci dispiace avervi fatto aspettare tanto", ha commentato a caldo Dundar appena fuori dal carcere di alta sicurezza di Silivri, aggiungendo scherzosamente: "Lo sapete, oggi è il compleanno del presidente Erdogan. Siamo felici di celebrarlo con questa decisione di essere rilasciati".

Il riferimento è ovviamente alle dichiarazioni del presidente turco Recep Tayyip Erdogan che dopo la pubblicazione dello scoop aveva accusato i suoi autori di tradimento promettendo che avrebbero pagato "un caro prezzo". Per Dundar e Gul, rispettivamente direttore e caporedattore del quotidiano laico Cumhuriye, però la vicenda giudiziaria non finisce qui. I due infatti sono stati rinviati a giudizio e anche se ora possono aspettare il processo a casa anziché in cella, rischiano comunque entrambi l'ergastolo per le pesanti accuse. I due dovranno difendersi in tribunale a partire dal 25 marzo prossimo, giorno in cui è stata fissata la prima udienza del processo a loro carico.

3 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views