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Guerra in Ucraina

Trump risponde alla Russia e invia due sottomarini nucleari: “Ci hanno minacciato”

Il presidente statunitense ha deciso di schierare due sottomarini nucleari in risposta alle “provocazioni” dell’ex presidente russo Dmitry Medvedev, che negli scorsi giorni aveva intimato a Trump di “non giocare al gioco dell’ultimatum con la Russia” perché “ogni ultimatum è un passo verso la guerra”.
A cura di Giulia Casula
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Donald Trump ha annunciato di aver ordinato il riposizionamento di due sottomarini nucleari statunitensi in risposta a dichiarazioni definite “altamente provocatorie” dell’ex presidente e attuale vice segretario del Consiglio di Sicurezza russo Dmitry Medvedev. "Dobbiamo solo stare attenti. C'è stata una minaccia e non l'abbiamo ritenuta appropriata, quindi devo stare molto attento. Lo faccio per la sicurezza del nostro popolo. Una minaccia è stata fatta da un ex presidente della Russia, e noi proteggeremo il nostro popolo", ha spiegato il presidente statunitense.

Il riferimento è all'avvertimento lanciato da Medvedev che negli scorsi giorni aveva evocato i missili atomici e esortato Trump a  non "giocare al gioco dell'ultimatum con la Russia". In particolare, l'ex presidente russo aveva suggerito al tycoon di "ricordarsi due cose: 1. La Russia non è Israele o nemmeno l'Iran. 2. Ogni nuovo ultimatum è una minaccia e un passo verso la guerra. Non tra la Russia e l'Ucraina, ma con il suo stesso Paese. Non seguire la strada di Sleepy Joe!", aveva scritto su X.

Su Telegram Medvedev aveva lanciato un'altra minaccia a Trump: "si ricordi dei suoi film preferiti sugli zombie, e anche di quanto possa essere pericolosa la leggendaria ‘mano morta'": un riferimento al sistema segreto semi-automatico dell'era sovietica capace di lanciare missili nucleari se la leadership di Mosca fosse stata eliminata in un attacco nemico.

Nelle ultime settimane i contrasti tra Russia e Stati Uniti sono aumentate. Dopo un primo ultimatum di 50 giorni a Vladimir Putin per il cessate il fuoco in Ucraina, Trump ha deciso di accorciare il tempo concesso all'omologo russo, minacciando che se entro dieci giorni non avesse compiuto degli sforzi concreti per la pace avrebbe colpito Mosca con sanzioni severe. Trump non ha specificato le misure che potrebbe applicare, ma ha parlato di "tariffe e altre cose". L'ipotesi è di dazi contro i prodotti russi e di tariffe secondarie nei confronti dei suoi partner commerciali.

Stando alle parole di Trump, la Russia avrà tempo fino all'8 agosto per mettere fine al conflitto, sennò partiranno le sanzioni. "Penso che quella che sta facendo la Russia sia disgustoso. Questa è la guerra di Biden, non è la mia guerra ma cercherò di fermare la cosa. Penso che quello che sta facendo la Russia sia molto triste, molti russi stanno morendo", ha dichiarato.

In questo clima di tensione, si inserisce la decisione di ieri notte di schierare due sottomarini nucleare in "zone appropriate". "I sottomarini nucleari sono ora più vicini alla Russia", ha dichiarato. A Newsmax, Trump ha detto che i suoi "occhi si illuminano" quando vengono menzionate le armi nucleari, in questo caso da Medvedev. "Beh, un ex presidente della Russia che ora è a capo di uno dei consigli più importanti, Medvedev, ha detto cose davvero brutte, parlando di nucleare. E quando nomini la parola ‘nucleare', sai, mi si illuminano gli occhi e dico: ‘Meglio stare attenti', perché è la minaccia definitiva", ha ribadito.

Dall'altra parte, l'ufficio del presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostenuto la decisione di Washington, sottolineando che rientra nel quadro della "pace attraverso la forza".

Intanto le trattative proseguono. Il capo del Cremlino ha fatto sapere che i negoziatori ucraini ai colloqui di Istanbul hanno accennato alla possibilità di discutere di questo "in un quadro di sicurezza europea complessiva". "Parlando in generale, pensiamo che questo approccio sia corretto", ha concesso Putin. A Kiev hanno replicato: "Se questi – ha detto il presidente Volodymyr Zelensky – sono segnali di una reale volontà di porre fine alla guerra con dignità, allora l'Ucraina ribadisce la disponibilità a incontrarsi a livello di leader in qualsiasi momento".

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