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Guerra in Ucraina

Trump come Biden: “In Ucraina è in corso un genocidio. Grazie a me gli USA prima potenza nucleare”

L’ex presidente degli Stati Uniti: “Penso che tra 100 anni la gente si guarderà alle spalle e si chiederà come noi e la Nato siamo potuti rimanere a guardare”.
A cura di Davide Falcioni
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Non solo Biden: anche l'ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha parlato di "genocidio" riferendosi alle violenze commesse contro i civili nel contesto della guerra in Ucraina. Lo riferisce la stampa Usa, ricordando che due giorni fa l'attuale inquilino della Casa Bianca, Joe Biden, ha accusato pubblicamente di genocidio la Russia e il suo presidente Vladimir Putin. Intervistato dall'emittente televisiva "Fox News", Trump è tornato a criticare il suo successore sul fronte delle politiche economiche, e in particolare per l'aumento record dell'inflazione. "E aggiungiamo a questo quel che sta succedendo in Ucraina. È un genocidio", ha dichiarato l'ex presidente, che nei giorni scorsi aveva già definito l'invasione dell'Ucraina "un olocausto". Il repubblicano si è detto convinto che se fosse rimasto alla Casa Bianca avrebbe potuto scongiurare il conflitto in Ucraina adottando dal principio una linea intransigente: "Penso che tra 100 anni la gente si guarderà alle spalle e si chiederà come noi e la Nato siamo potuti rimanere a guardare", ha detto l'ex presidente Usa, aggiungendo che gli Stati Uniti "hanno grazie a me il miglior arsenale nucleare del mondo". Un'affermazione tutt'altro che rassicurante, considerando che anche la Russia possiede migliaia di bombe atomiche.

Genocidio? Francia e Cina: "No escalation delle parole"

Sulla tesi del genocidio è intervenuto ieri anche il presidente francese Macron, che ha cercato di smorzare i toni: "È accertato che sono stati commessi crimini di guerra da parte dell'esercito russo – ha detto – ora bisogna trovare i responsabili e andare davanti alla giustizia". "Genocidio ha un significato – ha proseguito su France 2, mentre la Francia si prepara al ballottaggio delle elezioni presidenziali -. Il popolo ucraino, il popolo russo sono popoli fratelli. È una follia quello che sta accadendo". Ma, ha proseguito parlando di una "situazione inaccettabile", allo "stesso tempo guardo i fatti e voglio cercare il più possibile di continuare" a lavorare per "fermare questa guerra" e "quindi non sono sicuro che l'escalation delle parole serva alla causa" della pace. Delo stesso avviso la Cina, secondo cui la comunità internazionale "dovrebbe cercare di calmare la situazione" in Ucraina, "non alimentare le fiamme", e "dovrebbe spingere per una soluzione diplomazia, non esacerbare le tensioni".

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