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Guerra in Ucraina

Trump avverte ancora Putin: “Sanzionerò la Russia se non ferma la guerra entro dieci giorni”

Il presidente degli Stati Uniti rilancia l’ultimatum nei confronti di Vladimir Putin per porre fine alla guerra in Ucraina. “Tra 10 giorni” scadrà il termine per Mosca e poi Washington imporrà le sanzioni, tra cui dazi e tariffe sui principali partner commerciali della Russia.
A cura di Giulia Casula
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Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha avvertito l'omologo russo Vladimir Putin che l‘ultimatum per porre fine al conflitto in Ucraina scadrà tra dieci giorni. Di ritorno dalla Scozia, Trump ha dichiarato ai giornalisti a bordo del suo Air Force One che la scadenza data a Mosca lunedì per porre fine alla guerra era "dieci giorni da oggi", in caso contrario gli Stati Uniti avrebbero imposto sanzioni alla Russia.

Dopo aver dato al presidente russo un ultimatum di cinquanta giorni per porre fine al conflitto il 14 luglio, Trump ha annunciato lunedì di aver fissato una nuova data a circa "dieci o dodici giorni da oggi". "Non c'è motivo di aspettare. Non stiamo vedendo alcun progresso", ha spiegato. "Non ho ricevuto alcuna risposta (da Putin, ndr). È un peccato", ha detto ancora. "Imporremo tariffe e altre cose", ha continuato, facendo riferimento all'ipotesi di colpire Mosca con dazi sui prodotti russi e sanzioni "secondarie". Quest'ultime, che toccherebbero i Paesi con cui la Russia commercia abitualmente, potrebbero avere un impatto più significativo rispetto ai dazi. L'export russo verso gli Stati Uniti infatti, è piuttosto ridotto e di conseguenza eventuali tariffe avrebbero un effetto limitato sull'economia. "Non so se questo avrà ripercussioni sulla Russia, perché ovviamente (Putin) vuole che la guerra continui", ha proseguito Trump.

Intanto in Ucraina proseguono i bombardamenti. Ieri c'è stato un pesante attacco nel Paese che ha provocato in tutto 25 morti, tra cui una ragazza incinta. A quanto risulta i caccia russi hanno colpito i distretti di Zaporizhzhia con una serie di raid. Le bombe hanno centrato il carcere di Bilenke, un villaggio a 20 km dalla città. Nelle violente esplosioni sono rimasti uccisi 16 detenuti, altri 100 feriti, la metà dei quali costretti al ricovero in ospedale. A Kamianske invece sono state colpite infrastrutture mediche, tra cui una clinica ostetrica e un vicino reparto ospedaliero. Il bilanci dei morti è di tre vittime, di cui una ragazza di 23 anni incinta. Altre 22 persone sono rimaste ferite, compresa una seconda donna in stato di gravidanza che versa in gravi condizioni.

Per il momento quindi, il Cremlino sembra ignorare l'avvertimento di Trump. "Abbiamo preso atto della dichiarazione di ieri del presidente. L'operazione militare speciale prosegue. E restiamo impegnati nel processo di pace per risolvere il conflitto in Ucraina e tutelare i nostri interessi", ha commentato il portavoce Dmitry Peskov, che ha lamentato la frenata nel processo di riavvicinamento tra Stati Uniti e Russia. "C'e' davvero un rallentamento", ha detto Peskov rispondendo a una domanda dei giornalisti sui legami di Mosca con Washington. "Vorremmo vedere più dinamismo. Siamo interessati a questo. Per andare avanti, abbiamo bisogno di impulsi da entrambe le parti", ha spiegato.

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