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Guerra in Ucraina

Trump attacca Zelensky: “Nessuna gratitudine per l’aiuto USA, con me la guerra non sarebbe scoppiata”

Trump accusa la leadership ucraina di mancare di gratitudine verso gli USA mentre Washington tenta una mediazione sul conflitto, riaccendendo tensioni con Kiev.
A cura di Davide Falcioni
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Nel pieno di una nuova e forse cruciale fase negoziale tra Stati Uniti, Russia e Ucraina, Donald Trump è tornato a colpire duramente la leadership di Kiev, accusandola di non mostrare alcuna gratitudine per il sostegno ricevuto da Washington. Le sue parole, scritte sulla sua piattaforma Truth, arrivano mentre un gruppo di alti funzionari statunitensi sta incontrando a Ginevra una delegazione ucraina con l’obiettivo di individuare un percorso credibile verso la fine del conflitto con la Russia.

In un post il capo della Casa Bianca ha lamentato la totale assenza di riconoscenza da parte di Kiev, aggiungendo che l’Europa continua ad acquistare energia da Mosca nonostante il conflitto. "La guerra tra Russia e Ucraina è violenta e terribile e, con una leadership forte e adeguata da parte degli Stati Uniti e dell'Ucraina, non sarebbe mai scoppiata. È iniziata molto prima che io assumessi il mio secondo mandato, durante l'amministrazione di Sleepy Joe Biden, e da allora non ha fatto che peggiorare".

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Secondo Trump, "se le elezioni presidenziali del 2020 non fossero state truccate e rubate, l'unica cosa che i democratici di sinistra radicale sanno fare bene, non ci sarebbe stata alcuna guerra tra Ucraina e Russia, dato che durante il mio primo mandato non se ne era nemmeno parlato. Putin non avrebbe mai attaccato! È stato solo quando ha visto Sleepy Joe in azione che ha detto: ‘Ora è la mia occasione!'".

Quindi l'affondo più duro rivolto direttamente a Zelensky: "Ho ereditato una guerra che non avrebbe mai dovuto verificarsi, una guerra che è una sconfitta per tutti, soprattutto per i milioni di persone che sono morte inutilmente. La ‘leadership' ucraina non ha espresso alcuna gratitudine per i nostri sforzi e l'Europa continua ad acquistare petrolio dalla Russia. Gli Stati Uniti continuano a vendere enormi quantità di armi alla Nato, per la distribuzione all'Ucraina".

L’affondo riecheggia le tensioni già emerse a febbraio nello Studio Ovale, quando il vicepresidente JD Vance aveva rimproverato direttamente Volodymyr Zelensky per non aver mai "ringraziato" gli Stati Uniti durante un incontro particolarmente teso. Le dichiarazioni di Trump arrivano a poche ore dalle nuove critiche rivolte a Zelensky, a cui Trump ha suggerito di poter "continuare a combattere" se non deciderà di accettare il piano di pace articolato in 28 punti e giudicato da più osservatori particolarmente favorevole agli interessi del Cremlino.

Trump ha imposto come limite il prossimo giovedì per raggiungere un accordo preliminare, pur lasciando intendere che la bozza non rappresenta la sua ultima parola. Un segnale che, almeno nelle intenzioni, il margine negoziale rimane aperto mentre i diplomatici si confrontano a Ginevra.

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