Trasportare i rifugiati in Europa su voli low cost: il progetto di due svedesi

Perché far rischiare la vita ai profughi in fuga da guerra e violenze lasciandoli imbarcare su carrette del mare o lasciando che si affidino a trafficanti di essere umani senza scrupoli? Da questa domanda sono partiti due imprenditori svedesi, Eman Zand e Susanne Najafi, per elaborare un loro singolare e ambizioso progetto: una compagnia aerea low cost che consenta ai profughi di arrivare in tutta sicurezza in Europa. L'idea dei due, da sempre impegnati nel settore umanitario, è semplice: creare la prima compagnia aerea che si propone di far viaggiare senza rischi e a basso costo i migranti in fuga invece che farli pagare profumatamente i trafficanti senza avere la certezza di arrivare vivi. La compagnia aerea dovrebbe chiamarsi appunto Refugee Air e per sostenere il progetto è stata anche lanciata l'iniziativa sui social ‘Let them fly', ‘Fateli volare'.
Il problema è che così facendo i migranti viaggerebbero senza visto con grossi rischi legali, perché la cosa è vietata da una direttiva Ue che rende le compagnie aeree responsabili di tutte le conseguenze legate al trasporto di un illegale. A questo scopo gli imprenditori hanno già contattato alcune ong, che aiuteranno a stabilire il modo migliore per rispettare le regole. Se il progetto iniziale non dovesse concretizzarsi l'idea alternativa è l’avvio di consultazioni con le compagnie tradizionali che dovrebbero accettare di far viaggiare le persone a titolo umanitario. "Come imprenditori troviamo soluzioni per tutti, siamo stati in grado di portare l’uomo sulla Luna, perché non dovremmo essere in grado di far volare in sicurezza dei rifugiati verso l’Europa” spiegano Eman Zand e Susanne Najafi, sottolineando: “Vogliamo il primo volo entro l’Inverno, prima che faccia troppo freddo”.