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Covid 19

Terza ondata Covid in Europa, tutte le restrizioni anti contagio e i nuovi lockdown Paese per Paese

La terza ondata della pandemia di Covid-19 accelera in Europa, dove molti governi hanno deciso di introdurre nuovi blocchi e misure restrittive o di prorogare quelle già in vigore fino a dopo Pasqua per fermare l’avanzata del virus: dalla Germania alla Francia, dalla Polonia alla Austria ecco la situazione Paese per Paese.
A cura di Ida Artiaco
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L'Europa è ancora alle prese con l'emergenza Coronavirus ad un anno esatto dallo scoppio della pandemia. Nonostante siano partite le campagne di vaccinazione, che tuttavia procedono un po' ovunque a rilento, nel Vecchio Continente si continuano a registrare ancora troppi contagi e troppi decessi, che proprio nei giorni scorsi hanno superato il milione totale. Il che ha spinto numerosi governi a introdurre nuovi blocchi, lockdown e misure restrittive o a prorogare quelle già in vigore. Ecco, allora, la situazione Paese per Paese.

Germania

La cancelliera Angela Merkel ha deciso nelle scorse ore di prorogare fino al 18 aprile il lockdown in Germania, che va avanti ormai da prima di Natale. A spaventare il governo di Berlino sono le varianti del Covid-19, in particolare quella inglese che è diventata dominante nel Paese, perché "siamo sostanzialmente di fronte a una nuova pandemia, un nuovo virus dello stesso tipo ma con caratteristiche completamente diverse: più letale, più contagioso, per più lungo tempo". Misure ancora più restrittive saranno in vigore nel periodo di Pasqua, cioè tra l'1 e il 5 aprile, quando le visite private saranno limitate a un massimo di cinque persone, di cui una soltanto esterna al nucleo familiare, esclusi i minori di 14 anni. In quei giorni, i tedeschi dovranno rimanere a casa, i negozi alimentari saranno aperti solo sabato 3 aprile e le gastronomie rimarranno chiuse. Le autorità federali e locali chiederanno alle Chiese di celebrare le messe soltanto online.

Francia

In Francia al via dal 20 marzo un nuovo lockdown, il terzo, ma solo per tre grandi zone rosse per un totale di 16 dipartimenti. Le misure saranno in vigore per almeno quattro settimane. Il provvedimento interessa otto dipartimenti della regione parigina de l'Ile-de- France, cinque dell'Alta Francia, le Alpi marittime, la Senna-Marittima e l'Eure. Tuttavia, resteranno aperte le scuole, ma i licei funzioneranno con la presenza della metà degli alunni. Sarà consentito spostarsi entro 10 chilometri dalla propria abitazione, ma vi è il divieto di spostarsi fra le regioni.

Polonia

La Polonia è rientrata in un regime di parziale lockdown, dopo un aumento dei contagi di un quarto in una settimana, con picchi da 26mila casi al giorno che non si registravano da novembre, così come nel resto dell'Europa dell'Est. Il blocco sarà in vigore fino al prossimo 9 aprile. Resteranno chiusi in tutto il Paese centri commerciali, cinema, teatri, centri sportivi. Anche i bambini delle scuole elementari resteranno a casa e seguiranno le lezioni in dad. Il periodo di restrizioni coincide con la Pasqua, una delle feste più sentite per la popolazione polacca per la stragrande maggioranza cattolica. Il ministro della Salute, Adam Niedzielski ha inoltre affermato come queste misure potrebbero essere ulteriormente ristrette qualora l’emergenza lo richieda.

Austria

L’Austria di Sebastian Kurz ha prolungato le restrizioni fino a metà aprile con la chiusura di ristoranti, strutture turistiche e centri culturali, mentre procede la campagna di vaccinazione. Proprio alle porte di Vienna, la cittadina di Wiener Neustadt, che conta 41mila abitanti e un passaggio di circa 20mila pendolari al giorno, è stata barricata per volontà del suo sindaco. Si entra e si esce solo con tampone negativo alla mano. "Gli esperti consigliano di non alleggerire le restrizioni sfortunatamente", ha detto Kurz aggiungendo che le province più colpite, tra cui Vienna, rafforzeranno alcune misure restrittive.

Norvegia

Anche la Norvegia sta introducendo nuove misure a livello nazionale per contenere la pandemia, compreso il divieto di servire alcolici in pubblico, con il rinvio dell'introduzione di un piano per riaprire la società, come ha annunciato il ministro della salute Bent Høie. "La situazione qui è instabile, con tassi di infezione in aumento nelle ultime settimane – ha detto Høie – Siamo preoccupati per le potenziali conseguenze se molte persone viaggeranno e incontreranno con altri durante le vacanze di Pasqua", ha aggiunto.

Regno Unito

Una menzione a parte merita infine il Regno Unito, dove la campagna di vaccinazione ha avuto un grande successo e dove sono state somministrate già oltre 25 milioni di dosi. Ieri sono stati registrati solo 17 decessi in tutto il Paese, mai così pochi da sei mesi. Per questo il governo di Boris Johnson ha deciso di blindare i propri confini: da lunedì prossimo sarà illegale andare all’estero, se non per motivi di urgenza e di lavoro, e i trasgressori rischiano una multa di 5 mila sterline (ossia 5.800 euro). Non è escluso che chi arrivi debba osservare la quarantena in un hotel a sue spese.

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