Terremoto di magnitudo 6.9 scuote le Filippine centrali, allerta tsunami poi rientrata

Un violento sisma ha colpito le isole Visayas intorno alle 22:00 ora locale. L’epicentro localizzato a soli 10 km di profondità vicino a Palompon.
A cura di Davide Falcioni
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Un terremoto di magnitudo 6.9 ha scosso le Filippine centrali, generando in un primo momento anche timori per possibili tsunami, timori che sono poi rientrati. Il sisma, registrato dal Servizio Geologico degli Stati Uniti (USGS) intorno alle 22:00 ora locale, ha avuto epicentro a soli 10 chilometri di profondità nelle acque a ovest di Palompon, vicino alla città di Bogo nella provincia di Cebu.

L'Istituto Filippino di Vulcanologia e Sismologia (PHIVOLCS) ha emesso un'allerta arancione per le province di Leyte, Biliran e Cebu, avvertendo di una possibile "lieve alterazione del livello del mare" e chiedendo agli abitanti di "stare lontani dalla spiaggia". Tuttavia, il Centro allerta tsunami nel Pacifico ha successivamente rassicurato: "Non c'è alcun rischio tsunami collegato a questo terremoto".

La magnitudo, inizialmente stimata a 7.0, è stata poi corretta a 6.9. Non si registrano al momento vittime o danni significativi, nonostante le autorità di Bogo abbiano annunciato via Facebook l'avvio di operazioni di soccorso precauzionali.

Secondo i modelli USGS, oltre mezzo milione di persone nelle isole Visayas hanno avvertito scosse molto forti, particolarmente intense nelle zone settentrionali di Cebu e Leyte. L'agenzia americana avverte che tremori di questa intensità possono causare "danni considerevoli nelle strutture mal costruite" e danni moderati anche negli edifici ben progettati.

Le Filippine sono considerate uno dei paesi più sismicamente attivi al mondo, con una media di 20 terremoti al giorno, anche se la maggior parte di magnitudo troppo bassa per essere percepita. L'arcipelago si trova all'incrocio di diverse placche tettoniche – la placca filippina, quella euroasiatica e quella del Pacifico – che generano costanti tensioni crostali. Il paese registra annualmente circa 100-150 terremoti di magnitudo superiore a 4.0, con eventi distruttivi che si verificano con regolarità preoccupante. La combinazione di alta densità abitativa, costruzioni spesso inadeguate agli standard antisismici e la presenza di numerose faglie attive rende l'arcipelago particolarmente vulnerabile ai disastri sismici.

L'arcipelago filippino si trova lungo il cosiddetto "Anello di Fuoco" del Pacifico, un arco sismico di 40.000 chilometri che ospita oltre la metà dei vulcani mondiali. La regione è storicamente soggetta a eventi sismici significativi: nel 2022 un terremoto di magnitudo 7.0 a Luzon causò cinque morti e oltre cento feriti, mentre nel 2019 un sisma di magnitudo 6.1 nella stessa isola provocò undici vittime.

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