Tenta il suicidio l’avvocata israeliana cha ha diffuso video sulle violenze dell’IDF sui detenuti palestinesi

Yifat Tomer-Yerushalmi, ex avvocata generale delle Forze di difesa israeliane (IDF), è stata ricoverata d’urgenza questa mattina dopo un grave malore nella sua casa. Secondo quanto riportano diversi media israeliani, la donna avrebbe ingerito una quantità eccessiva di farmaci, in quello che i giornali locali definiscono come un possibile tentativo di suicidio. Al momento, riferiscono fonti sanitarie, non sarebbe più in pericolo di vita.
L’ex procuratrice militare era stata arrestata il 2 novembre con l’accusa di abuso d’ufficio, frode, ostruzione alla giustizia e divulgazione di informazioni riservate, dopo aver ammesso di aver autorizzato la diffusione di un video che documentava gravi abusi su detenuti palestinesi nel carcere militare di Sde Teiman.
Fino a pochi giorni prima dell’arresto, Tomer-Yerushalmi era una delle figure di spicco dell’esercito israeliano, incaricata di indagare sulle violazioni commesse all’interno delle stesse forze armate. Il suo nome era noto per il rigore con cui aveva seguito le inchieste sui soldati ripresi mentre maltrattavano un prigioniero palestinese, episodio che aveva provocato un acceso dibattito politico in Israele.

La vicenda era esplosa nel luglio 2024, quando l’inchiesta interna all’IDF aveva portato all’arresto di diversi militari coinvolti. Le immagini, trasmesse ad agosto dall’emittente Channel 12 e in precedenza anticipate dalla Cnn, mostravano abusi anche di natura sessuale ai danni dei detenuti.
Le conseguenze furono immediate: le frange della destra israeliana, vicine al premier Benjamin Netanyahu, accusarono Tomer-Yerushalmi di voler screditare l’esercito. Il Ministro della Difesa Israel Katz parlò apertamente di "diffamazione contro i soldati" e promise "tutte le sanzioni necessarie contro di lei".
Pochi giorni prima dell’arresto, il Procuratore generale israeliano Gali Baharav-Miara aveva aperto un’indagine sulla fuga di notizie. Tomer-Yerushalmi era stata sospesa dal suo incarico e si era dimessa due giorni dopo, assumendosi "la piena responsabilità" per la diffusione del video. In una lettera di congedo, aveva scritto che la "campagna d’odio" nei suoi confronti stava causando "danni gravi e profondi alle IDF, alla loro immagine e alla resilienza dei soldati e dei loro comandanti". E aveva aggiunto parole che oggi suonano come un presagio: "Ci sono cose che non si possono fare nemmeno ai peggiori detenuti. C'è chi ha dovuto affrontare ripetuti attacchi personali, duri insulti e persino vere e proprie minacce. Tutto questo perché ha vigilato sullo stato di diritto nelle IDF".

Dopo le dimissioni, di Tomer-Yerushalmi per alcune ore si erano perse le tracce. La famiglia ne aveva denunciato la scomparsa, temendo il peggio, finché la donna non è stata ritrovata su una spiaggia a nord di Tel Aviv, in apparente buono stato di salute. Poche ore dopo è stata arrestata. Le autorità la accusano di aver abusato del suo ruolo per diffondere alla stampa materiale riservato, influenzando un’indagine ancora in corso.
Classe 1975, Yifat Tomer-Yerushalmi ha costruito la propria carriera all’interno dell’apparato legale dell’esercito israeliano, dove era considerata una professionista severa e inflessibile. Aveva più volte sottolineato l’importanza di mantenere "lo stato di diritto anche nelle situazioni più difficili”"