video suggerito
video suggerito

Strage a La Mecca, un testimone denuncia: “Strade chiuse per far passare i vip”

Secondo un consulente per un tour operator inglese a creare l’imbottigliamento mortale dei pellegrini alla Mecca sarebbe stata la chiusura di due strade intorno a Jamarat per consentire a dignitari e vip di visitare Mina.
A cura di Davide Falcioni
7 CONDIVISIONI
Immagine

Un'accusa pesante come un macigno è stata lanciata da Mohammad Jafari, consulente per un tour operator inglese dedicato all'haji, ai microfoni della Bbc radio commentando la carneficina di ieri a La Mecca: secondo l'uomo a creare l'imbottigliamento mortale dei pellegrini alla Mecca sarebbe stata la chiusura di due strade intorno a Jamarat per consentire a dignitari e vip di visitare Mina. "Non è certo il volere di Dio, ma l'incompetenza umana" ad aver causato la strage in cui ieri hanno perso la vita più di 700 persone, morte in seguito a un'improvvisa calca.

Stando alle testimonianze raccolte sul terreno e alle immagini catturate dai media sauditi secondo Jafari, "si vede chiaramente che il re e gli uomini del palazzo stavano ricevendo dignitari, tra cui il ministro della Difesa ed esponenti dei Paesi del Gcc (Consiglio di Cooperazione del Golfo) e per questo hanno chiuso due strade", mentre la gente si accalcava sempre di più. Per questo il consulente accusa le autorità saudite, responsabili dell'"errore" perché "ogni volta che arriva un principe chiudono la strada senza pensare al disastro che può capitare". "Ci deve essere un'indagine se 717 persone hanno perso la vita perché alcuni reali volevano tirare le pietre" per la simbolica lapidazione di Satana, ha affermato Jafari.

Il giorno dopo la catastrofe, costata la vita a 717 persone, in tutto il mondo arabo ci si domanda come sia stato possibile un incidente di dimensioni simili, il peggiore dal 1990. Come sottolinea la Cnn, tra le varie cause, ci sarebbe anche lo scarso tempo a disposizione per effettuare i riti a fronte di una grande concentrazione di persone, le temperature molto alte e i ritmi faticosi insieme alla confusione e all'inesperienza per decine di migliaia di pellegrini che compiono per la prima volta l'haji e non eseguono scrupolosamente le istruzioni delle autorità.

7 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views