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Stelle di David disegnate sui muri di case e negozi a Parigi: “Atto antisemita ignobile”

Nella notte tra martedì 31 ottobre e mercoledì 1 novembre sui muri di diversi quartieri di Parigi sono state disegnate stelle di David azzurre. Le autorità locali hanno condannato fermamente il gesto antisemita. Sul fatto è stata aperta un’inchiesta.
A cura di Eleonora Panseri
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Questa mattina gli abitanti di diversi quartieri di Parigi si sono svegliati trovando stelle di David stampate con vernice blu sulle mura bianche di diversi palazzi. Il simbolo ha rievocato uno dei periodi più bui della storia europea.

Un atto antisemita "ignobile", è stata la ferma condanna delle forze politiche francesi, con la sindaca di Parigi Anne Hidalgo e la premier Elisabeth Borne in testa.

Non si tratterebbe tuttavia di un caso isolato: sono stati 819 gli atti contro la comunità ebraica registrati in Francia dopo l'attacco di Hamas, ha riferito il ministro dell'Interno, Gérald Darmanin.

"Queste azioni – ha osservato la sindaca del 14esimo arrondissement, la zona presa di mira maggiormente dagli autori dei simboli antisemiti, Carine Petit – riportano agli anni Trenta e alla Seconda guerra mondiale, che portarono allo sterminio di milioni di ebrei".

La Procura ha annunciato di aver ricevuto denunce di una sessantina di stelle di David fatte nella notte. Non solo nel 14esimo arrondissement, quello di Montparnasse, ma anche nel 13esimo e nel 15esimo. È già stata aperta un'inchiesta per trovare i colpevoli di "danneggiamenti" con l'aggravante di azioni commesse "in base all'origine, alla razza, all'etnia o alla religione" delle vittime. Un reato per cui sono previsti 4 anni di carcere e 30mila euro di multa.

La condanna dell'Ue: "Incompatibili con i nostri valori"

"La Commissione europea si oppone fermamente a tutti gli atti di antisemitismo, sono incompatibili con i valori dell'Ue e i principi fondamentali su cui è fondata". Lo ha detto un portavoce dell'esecutivo comunitario, interpellato sull'ondata di gesti antisemiti in aumento in Europa.

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Il portavoce ha ricordato le dichiarazioni fatte dalla presidente Ursula von der Leyen nei giorni scorsi. "È nostra responsabilità comune garantire che il nostro passato più oscuro non ritorni e dobbiamo proteggere la vita delle comunità ebraiche in Europa", ha spiegato, sottolineando che Bruxelles "è in stretto contatto con gli Stati membri e le comunità ebraiche di tutta Europa, in particolare per quanto riguarda problemi e incidenti legati alla sicurezza". L'Ue, ha aggiunto il portavoce, lavora con i governi "per garantire questa sicurezza, anche attraverso finanziamenti" comuni "per la protezione degli spazi pubblici e dei luoghi di culto".

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